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ilsole24ore.com – Dalla «Davos dei ghiacci» a Roma: l’Italia porta al Cnr il forum su scienza, governance e nuove rotte artiche

La sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti chiude l’Arctic Circle Assembly e annuncia il “Polar Dialogue”: la Capitale ospiterà il confronto su clima, rotte e sicurezza. In arrivo anche la Prima Conferenza nazionale sull’Artico

Cala il sipario sull’Arctic Circle Assembly, forum mondiale di scena in Islanda dal 16 al 18 ottobre. L’Italia, rappresentata dalla sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti ha incontrato una delegazione del Consiglio artico guidata dal presidente, l’ambasciatore del Regno di Danimarca, il groenlandese Kenneth Høeg. L’incontro conferma la postura italiana sul Grande Nord, tra tutela dell’ecosistema e cooperazione multilaterale. La regione è oggi crocevia degli interessi più disparati: lo shipping innanzitutto con le nuove rotte dalla Cine aperte nelle settimane scorse. Ma è l’ambiente e la geopolitica a farla da padroni in quella che gli analisti chiamano la Davos dei ghiacci. Un forum che ha messo intorno a un tavolo 60 Paesi e 2mila partecipanti piovuti nella capitale islandese Reykjavík da ogni angolo del globo.

Il ruolo italiano

«L’Italia – ha detto Rauti, che ha la delega su Artico, Subartico e Antartide – è consapevole che la regione artica vive una fase di profonde trasformazioni con il progressivo scioglimento dei ghiacci, causato dai cambiamenti climatici, l’apertura di nuove rotte marittime e commerciali ed il rischio di uno sfruttamento selvaggio delle sue risorse naturali, terre rare e materie prime strategiche, un ecosistema fragile e strategico che va protetto con impegni ed obiettivi comuni». Al tavolo è presente la delegazione italiana con rappresentanti di Mur, Maeci, Cnr e l’ambasciatore d’Italia in Norvegia e Islanda. L’orizzonte è quello della cooperazione tecnico-scientifica, agganciata alla cornice politica del Consiglio artico.

Il Forum in primavera a Roma

Nel suo intervento la sottosegretaria ha annunciato l’Arctic Circle Forum – Polar Dialogue che si terrà a Roma il 3 e 4 marzo 2026. «Un format – ha aggiunto la sottosegretaria – che dal 2023 si svolge annualmente nel mondo per trattare le questioni artiche sia geopolitiche che scientifiche nonché analizzare le aree del pianeta coperte dai ghiacciai, le alte montagne e gli Oceani polari». Il Sottosegretario nel corso dei lavori ha annunciato che la Difesa sta organizzando il 29 ottobre a Roma la “Prima conferenza Nazionale sull’Artico”. L’evento, sottotitolato “La Difesa e il Sistema Paese nelle nuove sfide della competizione globale”, sarà ospitata al Centro Alti Studi Difesa (Casd); i temi del Grande Nord saranno affrontati da un punto di vista scientifico, industriale, geopolitico e securitario per i loro impatti sulla regione artica.

La geopolitica

Il Consiglio, a guida danese per il biennio 2025-2027, è il principale foro intergovernativo del Grande Nord, istituito nel 1996 dagli otto Paesi fondatori con tre obiettivi cardine: protezione ambientale, sviluppo sostenibile, tutela delle comunità indigene. Dal 2013 l’Italia è Paese osservatore, ruolo sostenuto da una tradizione artica che intreccia esplorazioni e ricerca scientifica sui temi emergenti dell’ecosistema artico. «Nell’incontro con il presidente Høeg – ha sottolineato Rauti – abbiamo confermato il sostegno italiano al Consiglio artico ed alla sua governance dialogica ed inclusiva, esercitata in un momento di crisi dei multilateralismi, di instabilità pervasiva globale e di ritorno di politiche di potenza, con posture minacciose ed assertive».

[Fonte: www.ilsole24ore.com]

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