Il Giardino della Memoria è importante per onorare le vittime della tragedia, ma anche per sensibilizzare i più giovani sui temi della prevenzione e della sicurezza, nonché sul rispetto della montagna”. Così il sottosegretario di Stato alla Difesa Isabella Rauti, giunta a Rigopiano, in occasione della cerimonia inaugurale di un luogo, tanto atteso dai famigliari delle vittime del tragico evento di otto anni fa.
Era il 18 gennaio 2017 quando una valanga spazzò via l’albergo, provocando la morte di 29 persone. E ora, ai piedi del Monte Siella, sorge il Giardino, dove l’architetto pescarese Roberto Chimisso ha progettato un’installazione artistica grazie anche alle opere marmoree donate dall’associazione di Orosei. Un fiore è stato posizionato su ogni cubo realizzato (29 come il numero delle vittime). Poi ci sono la statua della Madonnina e la lastra in pietra con i nomi di chi ha perso la vita.
Sul posto i parenti dei 29 angeli e i rappresentanti delle istituzioni, tra i quali il sindaco di Farindola Luca Labricciosa e il deputato Guerino Testa, ma anche le forze dell’ordine e gli uomini dei soccorsi.
“Il Giardino è bello, anche se va ultimato”, dice Paola Ferretti, mamma di Emanuele Bonifazi, receptionist dell’hotel, morto anche lui nella tragedia. “Questo è il luogo del ricordo e della preghiera ed è particolarmente significativo per chi, come me, ha perso un figlio. Sono allo stesso tempo amareggiata e delusa, perché temo la prescrizione. La Corte d’Appello di Perugia è ancora silente e questa eterna attesa preoccupa tutti noi. Non smetteremo mai di lottare, anche se nessuno potrà restituirci i nostri cari”.
Il Giardino è il frutto di una legge regionale, proposta da Vincenzo D’Incecco (Lega) e poi sottoscritta da altri esponenti politici. Per ora è terminato il primo lotto. A breve si passerà alla seconda fase dei lavori. Previsto il recupero di un piccolo rudere. Il primo cittadino di Farindola ha già annunciato di essere pronto ad offrire uno spazio in cui organizzare iniziative dedicate alle scuole. Non solo. Seguiranno interventi in grado di valorizzare un territorio, “profondamente segnato dalla tragedia”.
[Fonte: www.ilpescara.it]