Roma, 26 apr. (askanews) – La Sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti è intervenuta a Pescara al panel ‘Forte, libera e sovrana. Politica estera comune e difesa della libertà europea’, nell’ambito della Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia, “L’Italia cambia l’Europa”.
Al panel – concluso dal Ministro della Difesa Guido Crosetto – hanno partecipato Giulio Tremonti Presidente della Commissione Affari esteri e comunitari; Bruno Frattasi, Direttore Generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e Stefano Pontecorvo, Presidente di Leonardo.
“Nessuna Nazione può difendersi da sola e la difesa comune europea è la risposta necessaria alla insicurezza globale, alla instabilità pervasiva internazionale ed alle minacce ibride”, così ha dichiarato Rauti, che in apertura ha ribadito l’impegno preso dai Paesi NATO per raggiungere il 2% del PIL per le spese militari mentre la media europea oggi ruota intorno all’1,5%.
“Servono risorse europee comuni per finanziare la difesa, acquisti e investimenti in Europa. Le spese per la difesa dovrebbero essere scorporate dai parametri del Patto di Stabilità europeo, come proposto dal Ministro Crosetto”.
“La difesa europea è una ‘vexata quaestio’ che si trascina da decenni e non abbiamo oggi una difesa europea ma gli impegni sottoscritti con la “Bussola Strategica”. Si deve arrivare ad una difesa comune europea che ci renda membri paritari nella NATO e complementari in autonomia. Serve nell’ambito dell’Alleanza una difesa a trazione europea che integri i diversi sistemi d’arma esistenti, che aumenti gli investimenti e metta a fattor comune le forze militari ed economiche e le scelte industriali degli Stati membri”, ha dichiarato il Sottosegretario, evidenziando che “a presidio di tutto questo serve una dottrina e una politica estera comuni per far fronte a minacce ibride e non convenzionali, come quelle rivolte alle infrastrutture strategiche sottomarine o rappresentate dalla manipolazione delle informazioni”, ha aggiunto Rauti.
“L’instabilità pervasiva riguarda anche l’Italia e l’Europa, perché tutto si riflette nel “Mediterraneo allargato”, un concetto geopolitico strategico. Un’Europa libera e sovrana deve giocare un ruolo centrale nel Mediterraneo in termini di deterrenza e quindi di sicurezza per la stabilità del continente e per quella globale. Dopo le prossime elezioni europee ci sarà a Bruxelles una maggioranza politica diversa e con una visione nuova”, ha proseguito il Sottosegretario.
Pol/Com 20240426T210136Z
 
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