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aresdifesa.it – Checkpoint Pasta, 2 luglio 1993: a Peć l’omaggio del KFOR al coraggio italiano

Si è svolta presso il Campo Villaggio Italia, a Pejë/Peć, una cerimonia in ricordo dei militari italiani caduti durante gli scontri del Checkpoint “Pasta” a Mogadiscio, il 2 luglio 1993.

L’evento, promosso dal contingente italiano del Regional Command West della missione KFOR, ha unito memoria e testimonianza, riaffermando il valore del sacrificio di quegli uomini come fondamento dell’impegno italiano ed europeo per la pace.

Un monumento per non dimenticare

Fulcro della cerimonia è stata l’inaugurazione di un monumento commemorativo, simbolo tangibile del legame tra passato e presente, tra l’esperienza dura e tragica della Somalia e l’attuale missione di stabilizzazione in Kosovo sotto egida NATO.

A rendere omaggio ai caduti sono intervenute alte autorità civili e militari italiane: il Comandante della missione KFOR, Generale di Divisione Enrico Barduani, il Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Isabella Rauti, e il Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), Generale di Corpo d’Armata Giovanni Maria Iannucci.

Presente anche un testimone diretto di quei drammatici eventi: il Tenente Colonnello Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al Valor Militare, ferito in combattimento proprio durante l’attacco somalo. La sua presenza ha aggiunto un carico emotivo e simbolico unico alla cerimonia, rappresentando il coraggio e la resilienza delle Forze Armate italiane in scenari di crisi.

Ricordare per servire

Nel corso degli interventi, è stato sottolineato come il sacrificio di Mogadiscio non appartenga solo alla memoria militare, ma sia un faro etico che guida l’impegno quotidiano dei peacekeeper italiani nelle missioni internazionali. Il richiamo ai valori di solidarietà, responsabilità e servizio è stato il filo conduttore di una commemorazione che ha voluto trasformare il dolore in dedizione, e il ricordo in responsabilità collettiva.

KFOR: la continuità di una missione di pace

La cerimonia si è svolta nel quadro della missione NATO KFOR (Kosovo Force), attiva dal 1999 sulla base della Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza ONU. La KFOR, guidata attualmente dal Gen. Barduani, continua a garantire un ambiente sicuro e stabile per tutte le comunità che vivono in Kosovo, assicurando libertà di movimento e intervenendo in modo imparziale e coordinato con le autorità locali, la Kosovo Police e la missione europea EULEX.

In questo contesto, il tributo ai caduti del Checkpoint “Pasta” assume un significato ancora più profondo: un ponte ideale tra le missioni del passato e quelle del presente, tra il sangue versato per proteggere civili a Mogadiscio e l’impegno costante per la stabilità dei Balcani.

[Fonte: aresdifesa.it]

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