Si è completato idealmente oggi, domenica 13 luglio, in provincia di Vicenza il ciclo addestrativo che ha interessato i partecipanti al corso, divenuti parte delle truppe alpine lo scorso 5 luglio, quando hanno ricevuto il cappello con la penna.
Dopo il corso “Solarolo III” del Centro Addestramento Alpino dell’Esercito (con sede in Valle d’Aosta), sono entrati a far parte delle truppe alpine, con una cerimonia svolta a L’Aquila lo scorso 5 luglio, e oggi, domenica 13 luglio, hanno preso parte al tradizionale pellegrinaggio sull’Ortigara (cima da 2.108 metri in provincia di Vicenza), dell’Associazione Nazionale Alpini.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il Sottosegretario di Stato per la Difesa, senatrice Isabella Rauti, il comandante delle Truppe Alpine, generale di Divisione Michele Risi, il generale di Brigata Alessio Cavicchioli, comandante del Centro Addestramento Alpino di Aosta, e il presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero.
Per i nuovi Alpini, l’ascesa dell’Ortigara ha rappresentato il termine ideale di un lungo ciclo addestrativo, che ha visto un primo traguardo la settimana scorsa a L’Aquila, con la conquista del cappello con la penna nera. Gli istruttori della Scuola Militare Alpina di Aosta hanno saputo coniugare l’addestramento tecnico-specialistico come la marcia al Passo Falzarego, con progressione tattica su terreno impervio fino ai resti delle postazioni austroungariche, la traversata del Pasubio, lungo i sentieri e gallerie scavate nella roccia viva, le marce nell’area di Cortina, teatro di operazioni della cosiddetta Guerra Bianca, dove il ghiaccio e la quota mettevano a dura prova interi reparti, e la memoria delle gesta gloriose del Corpo.
“Il Centro Addestramento Alpino fornisce ai giovani militari una formazione innovativa, che unisce l’alpinismo, lo sci, la capacità di operare in quota, con i valori dell’Esercito e degli Alpini,” ha dichiarato il generale di Divisione Michele Risi. “L’Ortigara non è solo una meta: è un passaggio simbolico. Vederli salire con passo sicuro significa che stiamo costruendo Alpini capaci, motivati e consapevoli”.
Il Generale Cavicchioli, riassumendo in numeri il modulo di movimento montano 2025, ha sottolineato la partecipazione di 148 rappresentanti del Centro Addestramento Alpino, 54 della Brigata Taurinense e 87 della Brigata Julia, che hanno percorso in totale oltre 200 Km per un dislivello positivo totale di 10.190 metri.
Il Centro Addestramento Alpino dell’Esercito vuole confermare, con questa attività, la missione che lo caratterizza: formare soldati addestrati all’impiego in contesti montuosi di ogni livello, pronti e capaci di impiegare attrezzatura e sistemi innovativi, ma anche custodi di un patrimonio valoriale e identitario che da sempre appartiene alla Truppe Alpine dell’Esercito.
[Fonte: aostasera.it]