(ANSA) – BOLZANO, 09 LUG – Centotrenta giovani alpini hanno ricevuto sabato scorso il cappello con la penna nera, simbolo del Corpo di soldati di montagna più famoso, al termine di una cerimonia solenne nella rinnovata piazza del Duomo all’Aquila, presenti il Sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Carmine Masiello, il Comandante delle Truppe Alpine Michele Risi e il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero.
Tra le 130 giovani penne nere (22 le donne), provenienti da tutte le regioni italiane, ci sono anche quattro altoatesini, due residenti a Bolzano, uno a Bressanone e un nativo della Val Passiria. Tutti gli allievi hanno in comune la scelta di appartenere al Corpo degli Alpini, attratti dal fascino della montagna e delle sue sfide, dal prestigio e dall’operatività dei reggimenti alpini, in prima linea per la sicurezza in Italia e all’estero: la brigata Taurinense sta per schierarsi in Libano con l’Onu, la Julia fa parte della Forza di reazione della Nato, entrambe forniscono un contributo importante all’operazione Strade Sicure sul territorio nazionale.
Dopo undici settimane di corso al Centro Addestramento Alpino di Aosta, con lunghe marce, ascensioni impegnative, corsi di sci, alpinismo e combattimento in montagna, i militari del corso “Solarolo III” (dal nome di una battaglia della Grande Guerra in cui l’Aosta meritò la medaglia d’oro al valore) hanno viaggiato verso il capoluogo abruzzese per l’ultima settimana del percorso che li ha portati nelle Truppe Alpine dell’Esercito.
Dopo la puntata sugli Appennini – con l’ascensione sul Gran Sasso (2912 metri di altitudine) – il ritorno sulle Alpi e in particolare sulle Dolomiti, dove metà dei 130 nuovi alpini si è ritrovata ieri notte a Dobbiaco, ospite del 6/o reggimento alpini, l’unità di stanza a Brunico che si occupa della formazione dei militari che dipendono dal Comando delle Truppe Alpine dell’Esercito di Bolzano.
Dalla Val Pusteria è partita una marcia di 35 km verso Cortina d’Ampezzo, passando per il lago di Landro, che ha coinvolto metà del corso. Nei prossimi giorni si terranno marce e ascensioni sulle montagne del Trentino e del Veneto. Venerdì il ricongiungimento a Borgo Valsugana con l’altra metà del corso, partita da Bassano del Grappa. L’epilogo domenica, con il tradizionale pellegrinaggio insieme all’Associazione Nazionale Alpini sul Monte Ortigara, teatro di una delle battaglie più cruente della Prima Guerra mondiale. Lunedì la conclusione del corso, con l’assegnazione ai reggimenti di fanteria alpina di tutta Italia, tra cui figura il 5/o di Vipiteno che riceverà quindici nuovi alpini. (ANSA).
2025-07-09T12:19:00+02:00
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