(AGI) – Bari, 2 mag. – “Non siamo qui solo per festeggiare ma per ringraziare uomini e donne dell’Esercito che ogni giorno, da oltre un secolo e mezzo, sono al servizio della Nazione. Sono un presidio – ha aggiunto Rauti – un baluardo di ideali patriottici, di tradizioni e di identita’. Sono riconosciuti ovunque per la loro professionalita’, al servizio della sicurezza, della difesa e della liberta’”.
Rauti ha evidenziato che l’Italia e’ “sempre tra i maggiori contributori nelle missioni internazionali di pace e stabilizzazione”, portando “un modello di cooperazione e ricostruzione tipicamente italiano, caratterizzato non solo da competenza ma anche da umanita’ e solidarieta’”. “Oggi piu’ che mai – ha proseguito – in un tempo segnato da instabilita’ crescente e posture minacciose, le Forze Armate, e in particolare la componente terrestre, sono chiamate a un impegno maggiore: rafforzare la capacita’ operativa e difensiva. Questo comporta investimenti nell’addestramento, nella formazione e nell’innovazione tecnologica”. “Le Forze Armate e l’Esercito sono pronte – ha ribadito – e pur investendo nelle nuove tecnologie, il soldato resta al centro di questa rivoluzione: la macchina non sostituira’ mai la persona”. Tra le sfide future, Rauti ha sottolineato “la revisione dei meccanismi di reclutamento” e “l’investimento trasversale nell’addestramento e nella formazione, in chiave interforze, inter-operabilita’ e inter-agenzia”.(AGI)Ba2/Mav
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