ROMA – E’ assalto alle poltrone della lista dei viceministri e dei sottosegretari, con forti tensioni all’interno del governo di centrodestra. La decisione è attesa nel consiglio dei ministri di oggi alle 13.
Da distribuire dai 35 ai 40 posti da sottosegretario, più le postazioni da viceministro, per i dicasteri più importanti. E la premier Giorgia Meloni, leader nazionale di Fdi vuole chiudere la partita oggi stesso.
In Abruzzo per la Lega al ruolo di sottosegretario potrebbe ambire, come esterno, l’aquilano Luigi D’Eramo, segretario regionale della Lega, ex deputato non rieletto alle ultime elezioni del 25 settembre, che conta sul fatto di essere un fedelissimo di Matteo Salvini. Ambisce ad un ruolo di primo piano anche il deputato Alberto Bagnai, economista toscano eletto nel collegio di Chieti, e per lui ci potrebbe essere una delega a Palazzo Chigi.
Per Fdi si fa il nome di Etel Sigismondi, segretario regionale e neo senatore. Tenuto conto che l’Abruzzo, ancora una volta non ha ottenuto nessun ministero.
Ma la partita e incerta e piena di incognite. Meloni ha chiesto anche che le donne siano la metà, o nella peggiore delle ipotesi non meno di un terzo, dato che le ministre sono solo 6 su 24 dicasteri.
Prima grana per la premier Giorgia Meloni risponde al nome del calabrese Giuseppe Mangialavori di Forza Italia, che l’ala del partito che fa riferimento a Licia Ronzulli, piccata per la mancata nomina a ministro, e pupillo di Silvio Berlusconi, vuole ad ogni costo sottosegretario. Ma Meloni non lo vuole, essendo il deputato citato, pur non indagato, in un’inchiesta di ‘ndrangheta. Una questione di opportunità, insomma.
In Calabria però sia i vertici che la base del partito sarebbero sul piede di guerra perché temono di non farcela a ottenere un loro rappresentante. Forti malumori ci sarebbero pure in Campania, rimasta fuori dalla partita.
Per Fi, assicura La Repubblica, sarebbero, invece, ‘blindati’ Francesco Paolo Sisto, come ‘vice’ di Carlo Nordio alla Giustizia), Valentino Valentini vice ministro al Mise; l’ex presidente della Vigilanza Rai, Alberto Barachini e Matteo Perego, rispettivamente come sottosegretari all’Editoria e alla Difesa. In corsa anche la siciliana Matilde Siracusano e il coordinatore regionale del Friuli Venezia Giulia, Sandra Savino.
In casa Lega dati per sicuri Edoardo Rixi alle Infrastrutture, Nicola Molteni agli Interni, Claudio Durigon al Lavoro, Lucia Borgonzoni alla Cultura, Federico Freni al Mef, Vannia Gava all’Ambiente. Sperano in un posto da sottosegretario Giuseppina Castiello, Andrea Ostellari, Paolo Arrigoni, Mario Lolini e Vincenzo Pepe.
Per Fratelli d’Italia i nomi sono invece i seguenti: come sicuri sono dati Giovanbattista Fazzolari all’Attuazione del programma e Alessio Butti all’Innovazione. Meloni rivedica i sottosegretariati all’Economia con Maurizio Leo, e agli Esteri, con Edmondo Cirielli e Giulio Terzi di Sant’Agata, alla Sanità, con Marcello Gemmato, alla Giustizia, con Andrea Delmastro e alle Imprese, con Galeazzo Bignami e all’Agricoltura, con Patrizio La Pietra.
Donne in corsa sono Maria Teresa Bellucci al Sociale, Isabella Rauti, Augusta Montaruli all’Università, Paola Frassinetti all’Istruzione, Wanda Ferro al Viminale.
[Fonte: abruzzoweb.it]