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9Colonne – Difesa, Rauti: in prima linea per attuare risoluzione 1325 ONU su ruolo donne in processi pace

(9Colonne) Roma, 30 ott – “Domani ricorrono i 25 anni della risoluzione ‘madre’ 1325, che poi ne ha avute nove successive che ne hanno rafforzato tutti i contenuti. Questo avveniva nell’anno 2000, che è lo stesso anno dell’ingresso delle donne nelle forze armate: quindi una doppia rivoluzione, una rivoluzione parallela che però si intreccia per esempio nella presenza femminile nei contingenti italiani nei teatri operativi, dove le nostre donne in uniforme sono un valore aggiunto perché sono agenti di cambiamento e soprattutto agenti facilitatori di dialogo con la comunità femminile, sono in grado di percepirne bisogni, necessità e sono anche per questo inserite, penso alla figura del ‘gender advisor’, anche nella pianificazione dell’operazione militare”. Così Isabella RAUTI, sottosegretario alla Difesa, a margine di una iniziativa alla Camera in occasione dei 25 anni della Risoluzione 1325 dell’Onu sul ruolo delle donne nei processi di pace e sicurezza, promossa da Martina Semenzato, presidente della Commissione Femminicidio, nell’ambito del taccuino dedicato ai nuovi linguaggi contro la violenza di genere. “La difesa – aggiunge RAUTI – attua l’agenda ‘Donna pace e sicurezza’ dal suo inizio, quindi dall’anno 2000, ma mi sentirei di dire che la rafforza nel momento in cui la applica, per esempio con i ‘Female engagement team’, cioè unità totalmente femminili addestrate e formate proprio con questo scopo specifico. E lo fa anche con l’impiego delle donne in patria, basti pensare al fatto che le donne dal momento di ingresso sono state inserite in totale parità rispetto ai colleghi uomini”. (PO / Roc)
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