Percorso:

182ª Seduta Pubblica – Discussioni di Mozioni, una di maggioranza (ambiente e clima) e una di opposizione (abolizione della sugar e plastic tax)

Resoconto stenografico in corso di seduta

RAUTI (FdI). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RAUTI (FdI). Signor Presidente. prima che mi vada via la voce, voglio subito dire con chiarezza due cose sulla nostra posizione e poi le voglio argomentare. La prima è che il Gruppo Fratelli d’Italia condivide e appoggia la richiesta della modifica del calendario, proposta dalla senatrice Bernini, e la seconda è che il Gruppo Fratelli d’Italia condivide e appoggia la richiesta del senatore Romeo sulla convocazione della Giunta per il Regolamento.
Detto questo, che stabilisce con chiarezza la nostra posizione, voglio argomentare, anche perché ero presente ieri, in questa lunga e verbalmente rissosa Conferenza dei Capigruppo. Come noto, due erano le questioni poste.


Comincio dalla prima e poi arriverò anche alla seconda. La prima riguardava, com’è noto, la discussione prevista oggi sulle mozioni, una di maggioranza e una di opposizione. Quella della maggioranza riguardava l’ambiente e il clima, quella delle opposizioni riguardava la richiesta dell’abolizione di due odiose tasse (le cosiddette sugar e plastic) che sono, tra l’altro, questioni che hanno anche impegnato molto la maggioranza nel corso dell’elaborazione della manovra finanziaria, tant’è che ne sono state riviste le modalità di attuazione. Parliamo quindi di una questione dirimente se non divisiva e comunque complessa.
Al di là di questo, però, inizialmente è stata sollevata una questione di metodo rispetto ai termini, agli orari e alle modalità di presentazione di suddetta mozione di opposizione. Superato questo aspetto di metodo, in realtà si è entrati nel merito della nostra mozione di opposizione. Questo – lo devo dire – è estremamente allarmante, perché se possiamo discutere – anche se è tutto da dimostrare – gli aspetti di metodo, non possiamo discutere gli aspetti di merito di una mozione presentata dalle opposizioni, perché questo ci porta su un livello che non è accettabile.
Superata con difficoltà quella questione, che però rappresenta – lo devo dire – un campanello di allarme, un atteggiamento che in un certo senso da parte di questa maggioranza non ci rassicura affatto, siamo arrivati all’altra questione, non meno importante, ovvero la data del voto prevista per il 20 gennaio nella Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. Anche in questo caso, è stata fatta la stessa manovra, una sorta di nascondino (lo dico senza polemica), cioè si è avanzata prima una questione di metodo, che poi in realtà è una questione di merito, una questione politica.
La questione di metodo sarebbe che la Giunta non può riunirsi in quanto per la settimana prossima abbiamo votato un calendario che prevede la sospensione dei lavori di Aula e Commissioni per le elezioni regionali in Emilia e in Calabria. Quando abbiamo votato il calendario che prevedeva quella sospensione, nessuno ha obiettato che la Giunta fosse organo di natura diversa e che quindi dovesse non rientrare in quella sorta di regolamento. Il dubbio è stato posto ieri, quindi a posteriori e già questo è un argomento, se vogliamo parlare di metodo.
Inoltre, chi può decidere improvvisamente quale sia la natura dell’organo della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, ovvero se autonoma e differente rispetto alle Commissioni? Certamente non lo potevamo fare noi ieri, certamente non lo poteva fare la Presidente. Se questo problema va posto – ma in termini generali – va posto alla Giunta per il Regolamento, che deve stabilire la natura dell’organo della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari.
Mi sembra che anche in questo caso la questione di metodo in sé e l’insistenza della maggioranza su di essa sia un po’ pretestuosa. Voglio dire anche rispetto alla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari che la Giunta ha votato in modo unanime la data del 20 gennaio. Inoltre, sottolineo che il presidente Gasparri è stato anche estremamente corretto da un punto di vista formale, perché è stata scelto una data che vede presenti anche quei senatori che, come sappiamo, sono in missione. Si sollevano tante questioni di metodo, talvolta ci si arrampica anche sugli specchi, per porre una questione che di fatto ne nasconde un’altra, che è una questione squisitamente politica, voglio dirlo con molta sincerità e anche con molta determinazione.
È evidente che la questione politica è il processo a Salvini e lo dico anche ai colleghi dell’opposizione, unendomi in questo – ma non da ieri, né da oggi – alla presidente Meloni, che è stata estremamente chiara su questo argomento.
Il rinvio della data è qualcosa di scandaloso. La richiesta di questo rinvio è scandalosa, perché nasconde la volontà sì di processare Salvini, ma di farlo dopo le elezioni. Questo vorrà dire, al di là di quello che succederà lunedì (e lo vedremo), che Fratelli d’Italia rilancerà l’appello che la Meloni ha già lanciato nei giorni scorsi di una mobilitazione, perché non c’è solo l’Aula, ma c’è anche il Paese e c’è anche la piazza.
Volete processare Salvini? Andate fino in fondo. Il rinvio di questa data è una decisione scandalosa rispetto alla quale ci opporremo, anche invocando una mobilitazione generale. (Applausi dai Gruppo FdI, FIBP-UDC e del senatore Candura).

[Fonte: www.senato.it]

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