Percorso:

Rete4 – Contributo al dibattito televisivo di “Controcorrente” sulla leadership femminile di Giorgia Meloni

Alla sinistra non va giù che la prima donna premier venga espressa dalla destra italiana; per loro è uno smacco epocale che dovrebbe indurre quel mondo a fare delle riflessioni e un po’ di autocritica sul perché la sinistra non sia riuscita ad andare oltre il meccanismo delle quote nè ad esprimere, negli anni, una vera leadership femminile.

La novità assoluta è che possiamo finalmente parlare dell’ipotesi concreta di avere in Italia, per la prima volta, un presidente del Consiglio donna nella persona di Giorgia Meloni. Una persona che deve i suoi traguardi solo a se stessa, al suo impegno lungo e costante ed ai suoi eccezionali meriti; e ad un partito – Fratelli d’Italia – in cui siamo abituati a riconoscere il valore ed il sacrificio, indipendentemente dal genere.
Rispetto alle polemiche, avvelenate e pretestuose, la verità è che alla sinistra non va giù che la prima donna premier venga espressa dalla destra italiana; per loro è uno smacco epocale che dovrebbe indurre quel mondo a fare delle riflessioni e un po’ di autocritica sul perché la sinistra non sia riuscita ad andare oltre il meccanismo delle quote nè ad esprimere, negli anni, una vera leadership femminile.
Perciò, i temi oggetto di confronto dovrebbero essere tutti quelli che incidono sulla vita delle persone e delle famiglie e che abbiamo inserito nel nostro programma elettorale. E rispetto alla cosiddetta ‘questione femminile’, faccio soltanto qualche esempio: i servizi di conciliazione vita-lavoro; un rafforzamento dei congedi parentali; gli odiosi differenziali retributivi a parità di lavoro svolto; la permanenza delle donne nel mercato del lavoro quando decidono di fare figli; gli incentivi a chi assume neo mamme.
Il nostro programma elettorale non è il libro dei sogni ma contiene obiettivi raggiungibili e anche meccanicismi per produrre gettito. Concretamente è possibile, ad esempio, aumentare gli importi dell’assegno unico per i figli incominciando ad utilizzare le risorse del disavanzo a disposizione, nato dall’esercizio marzo-luglio; è anche possibile aumentare gli asili nido condominiali e ridurre l’Iva sui prodotti della prima infanzia. Inoltre, più donne nel mercato del lavoro significa un aumento del Pil e di un indotto di servizi alla persona.
Infine, in replica alle polemiche del Pd – che accusa Meloni di strumentalizzare episodi di violenza sessuale – come ha più volte chiarito Giorgia Meloni, il video dello stupro è girato sui social, su vari siti e su numerose testate on line. La sinistra ha strumentalizzato la questione con il tentativo di demonizzarla; è la stessa sinistra che non ha espresso parole di solidarietà alla vittima e che invece di parlare della violenza subita dalla donna e anche del violentatore ha preferito spostare l’attenzione sul post di Meloni. Trovo che sia aberrante!

Questa voce è stata pubblicata in Trasmissioni radio e TV.