Percorso:

Prefazione a “Ignoto Militi” a cura di Cristina Di Giorgi e Bianca Penna

Raramente un libro di racconti, scritto a più mani e da tanti Autori diversi, riesce a costruire tale armonia. L’architettura del progetto è dedicata al Milite Ignoto ed il filo rosso è quello dell’amore patriottico. Cristina Di Giorgi – curatrice del volume – sapientemente cuce insieme storie diverse, sviluppando sia l’ordito che la trama che resta sullo sfondo, ovvero il Racconto dei racconti, quello appunto della storia del Milite Ignoto, di cui ricorre il Centenario della tumulazione all’Altare della Patria.

La Casa Editrice “Idrovolante” ha deciso – infatti – di celebrare la ricorrenza con una raccolta di racconti tutti firmati da Autrici donne e da una sola penna maschile; Autori di età e generazioni differenti, con percorsi professionali ed esperienze diverse ma accomunati dal medesimo sentimento patriottico. Il volume vuole anche ricordare e rendere omaggio a Maria Bergamas di Gradisca d’Isonzo – il cui figlio, Antonio Bontempelli, morì combattendo sull’altopiano di Asiago ed il suo corpo fu tra i dispersi – e che diventa donna e mamma simbolo di tutte le donne e le mamme italiane , ma ricordiamo anche le mogli , di militi ignoti e dispersi nella Grande Guerra. Era l’ottobre del 1921 quando Maria scelse una, tra le Undici salme dei soldati senza nome – provenienti da cimiteri di guerra e campi di battaglia – quella che riposa all’Altare della Patria e che rappresenta tutti i fratelli che non ci sono. Le undici bare, tutte uguali, furono trasferite ad Udine e poi nella Basilica di Aquileia; rivestite dal tricolore e fu affidato appunto a Maria il compito di compiere il rito di selezione del feretro che sarebbe stato traslato a Roma. Il Milite Ignoto è una sepoltura simbolica di tutti i corpi non identificati e testimonia idealmente, ogni giorno e per sempre, le salme di tutti i dispersi ed una memoria nazionale; una luce imperitura come il ricordo di chi è caduto. I monumenti funebri celebrano più spesso i condottieri, gli eroi, di cui si conoscono le gesta, la storia e le generalità; il Milite Ignoto celebra ed onora i soldati ignoti, la moltitudine sconosciuta e senza nome che si è sacrificata per l’Italia.

Questi immortale spirito patriottico è anche alla base della proposta – avanzata in vista del centenario ora in corso, della traslazione della salma del “soldato senza nome” – di concedere la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto in ogni Comune d’Italia; un progetto, ideato dal Gruppo delle Medaglie d’Oro al valor Militare d’Italia e condiviso anche dalle Associazioni d’Arma, infine sostenuto dall’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia (Anci) e che infatti molti Comuni stanno progressivamente accogliendo con favore.

La cittadinanza onoraria al Milite Ignoto non è solo un’onorificenza ma è il riconoscimento che il soldato mai identificato è cittadino d’Italia, di ogni Comune, di ogni piccola patria che concorre a definire la nostra identità nazionale. Il Milite ignoto è figlio dell’Italia tutta; ogni città ha pagato il suo tributo di sangue e sacrificio alla guerra e per la Salma simbolo che riposa all’Altare della Patria, sono migliaia i fratelli senza nome, i militi ignoti che riposano nei cimiteri di guerra e nei sacrari militari, solo nel Sacrario di Redipuglia riposano 60.000 dei caduti rimasti senza nome.

Il libro “Figlio d’Italia” raccoglie quattordici racconti distinti: Undici come le Salme tra le quali si scelse nell’ottobre del 1921 quella del “Milite Ignoto”, cui si aggiungono altre storie dell’Italia di ieri e di oggi, di qualcosa che trascende il tempo; non si tratta nel volume di una serie giustapposta né di una carrellata di racconti ma di un affresco corale, quello del Racconto infinito della Grande Guerra e del sacrificio immortale di chi ha combattuto nei campi di battaglia, nelle trincee ed al Fronte, con coraggio ed onore. Storie, tutte diverse e tutte uguali, in cui ogni vittima è un figlio che ha reso madre una donna e tutti sono figli d’Italia; e così ogni racconto è come un “cameo” e l’insieme comprende e supera – sublimando – le storie di ogni singolo in una Storia più grande, in cui rivive la nostra Patria. Uno, nessuno, migliaia… tutti; soldati, militi, ignoti, con o senza nome, comunque tutti eroi italiani che si sono sacrificati per senso del dovere ed amore patriottico.

A tutti loro si deve la vittoria dell’Italia, a tutti loro tributiamo memoria eterna. Ed anche le pagine che seguono sono un segno di riconoscenza e gratitudine a quei singoli che insieme hanno fatto grande la Patria.

Isabella Rauti

Ascolta l’intervista radiofonica alla curatrice del libro “Ignoto Militi”, Cristina Di Giorgi, in data 25 ottobre 2021

 

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