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Ministero dell’Interno – 8 marzo, Alfano: violenza alle donne diventi tema prioritario nel semestre Ue

Il ministro dell’Interno in visita alla sede romana dell’associazione di volontariato Telefono Rosa presenta i dati sulla violenza. Dal 2009 al 2013 denunce in aumento. Per il ministro una questione di strumenti idonei e di fiducia nelle istituzioni

«Lo Stato e il Governo sono dalla parte delle donne e contro coloro che usano violenza». E’ quanto ha detto questo pomeriggio, nella Giornata internazionale della donna, il ministro dell’Interno Angelino Alfano, presso la sede romana di Telefono Rosa, dove ha presentato i dati sul fenomeno della violenza alle donne. Nell’occasione è stato anche diffuso l’opuscolo ‘No more feminicide’ curato da Isabella Rauti, consigliere del Ministro per le politiche di contrasto alla violenza di genere e del femminicidio.

Alfano ha voluto dedicare lo studio e la legge contro il femminicidio varata nel 2013 «a tutte le donne vittime delle violenze e a tutte le donne che si schierano a fianco alle donne che soffrono». Il ministro ha sottolineato, al proposito, l’importanza dell’impianto normativo che dal 2009, con l’introduzione del reato di atti persecutori-stalking, fino alla più recente legge 119/2013 (‘Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere’), ha rafforzato tutela giudiziaria e sostegno alle vittime, introdotto una serie di aggravanti e la possibilità di permessi di soggiorno per motivi umanitari per le vittime straniere di violenza.Il titolare del Viminale ha voluto anche rammentare i due più importanti punti di forza della normativa in vigore, la possibilità dell’allontanamento immediato del coniuge violento e l’anonimato per chi denuncia.
Una legge, quella in vigore, «che non punta solo a punire ma a prevenire i reati», ha confermato il consigliere Rauti.

Dai dati forniti dalla Polizia di Stato (Direzione centrale della Polizia Criminale) si evince l’efficacia delle norme in vigore, potendosi osservare una diminuzione globale degli omicidi volontari  e di quelli commessi in ambito familiare-affettivo, se confrontati con un analogo periodo in cui la recente legge 119 non era in vigore.

«Sono diminuiti gli omicidi anche quelli con vittime donne – ha spiegato il ministro Alfano – ma già in una sola settimana ne sono stati commessi altri cinque e l’ultimo appena questa mattina a Vigevano. C’è quindi una ripresa sebbene non siamo al di sopra della media precedente. Il dato resta preoccupante. Le indagini però ci hanno permesso in tutti i casi di prendere il colpevole e occorre continuare a lavorare e non mollare».

«Dal 2009 ad oggi con l’approvazione della legge sullo stalking – ha spiegato – si sono registrate inoltre circa quarantamila denunce per atti persecutori. La donna – ha continuato – è in grado ora di alzare la voce e se ci sono arrivate quarantamila denunce vuol dire che questa legge serviva. Ci siamo inoltre resi conto che spesso il reato di stalking è il presupposto di reati ben più gravi».

Il ministro dell’Interno ha poi voluto sottolineare l’impegno del Viminale nel monitoraggio costante dei dati sulle violenze e sugli omicidi attraverso il proprio osservatorio (OSCAD) e attraverso l’azione costante di prevenzione svolta dalle prefetture a livello territoriale, grazie alla stipula di accordi, protocolli e iniziative con gli enti locali al fine di contrastare la violenza di genere.

Alfano ha infine annunciato il suo impegno personale affinchè «il tema della violenza di genere sia uno dei temi prioritari del semestre UE».
All’evento hanno preso parte il vicecapo di Gabinetto del ministro Sandra Sarti, il vicecapo della Polizia Francesco Cirillo, il presidente di Telefono Rosa Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, il pubblico ministero Simonetta Matone.

Lo Stato dal volto rosa – Dirigente della Polizia insignita al Quirinale

Questa mattina il primo dirigente della Polizia di Stato Francesca Monaldi è stata  insignita, al Quirinale, dell’ onorificenza di Ufficiale al merito della Repubblica italiana dal Presidente Giorgio Napolitano.
«E’ un riconoscimento – ha detto Alfano – che riempie d’orgoglio la Polizia di Stato e il ministero dell’Interno».

Francesca Monaldi, 47 anni, attuale dirigente del commissariato di P.S. Primavalle.
In polizia dal 1986, ha diretto diverse sezioni della squadra Mobile della Questura di Roma e per anni si è occupata di violenze sessuali ed abusi in danno di minori diventando il referente, per la questura di Roma, della progettualità in corso con diverse istituzioni pubbliche quali la regione Lazio, la Provincia e il Comune e con diverse associazioni ed onlus che operano nel privato sociale.

[Fonte: www.interno.gov.it]

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