Percorso:

Interrogazioni a risposta scritta – Atto n. 4-02625 – Al Ministro dello sviluppo economico

Atto n. 4-02625

Pubblicato il 13 dicembre 2019, nella seduta n. 174

RAUTI – Al Ministro dello sviluppo economico. –

Premesso che a quanto risulta all’interrogante:

il 6 dicembre 2019 è stato convocato un Tavolo di confronto, presso il Comune di Castel Goffredo, a sostegno delle imprese che operano sul territorio mantovano a cui hanno partecipato i sindaci del distretto della calza ed alcuni rappresentanti delle istituzioni politiche nazionali e regionali oltre all’ADICI (Associazione distretto calza e intimo) e al CSC (Centro servizi impresa);

i dati contenuti nella ricerca “Costruire il futuro del Distretto industriale di Castel Goffredo. Insieme”, condotta dal CERSI (Centro di ricerca per lo sviluppo imprenditoriale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore), presentata il 28 ottobre 2019, evidenziano la profonda crisi del settore tessile mantovano: dal 2000 al 2018 le imprese che producono calzetteria sono passate da 338 a 189;

negli ultimi dieci anni, il distretto tessile di Castel Goffredo, nel suo complesso (15 Comuni del distretto di Castel Goffredo e 11 Comuni limitrofi), ha perso 130 imprese, con una media di 13 chiusure all’anno, con una perdita di oltre 4.000 posti di lavoro (in particolare donne), pari a circa il 40 per cento della forza lavoro impiegata nel settore;

la ricerca del CERSI ha analizzato, altresì, il calo dell’export, passato da 641,8 milioni di euro nel 2009 a 486,2 nel 2018 (meno 31 per cento), che ha colpito in particolar modo la vendita di collant (meno 151,6 milioni di euro); un calo dovuto anche alla delocalizzazione delle grandi aziende nei Paesi dell’est Europa (Croazia, Serbia, Romania, Slovacchia e Polonia) che ha messo in crisi le imprese terziste e i laboratori manifatturieri;

considerato che:

in dieci anni gli imprenditori italiani si sono ridotti di 92 unità (da 240 a 148 aziende), mentre è aumentata la presenza di imprese e di laboratori di cinesi (più 28 per cento) che, con la strategia “low price”, attuano una concorrenza sleale a scapito delle imprese locali;

il settore soffre anche per la presenza sui mercati di prodotti contraffatti in termini di false dichiarazioni delle composizioni tessili, in evidente violazione delle norme europee (regolamento REACH/legge Europea n. 1007/2011) sull’etichettatura e dell’etica di produzione rispetto alle condizioni e ai diritti dei lavoratori;

la presenza sul mercato di capi di scarsa qualità, prevalentemente distribuiti da retailer che operano nel settore del “fast fashion”, quasi sempre di origine asiatiche, comporta effetti ambientali allarmanti: infatti, i prodotti tessili concepiti per un consumo “usa e getta” portano a un enorme accumulo nell’ambiente di capi d’abbigliamento che spesso, a causa della bassa qualità delle materie prime o per la tossicità dei coloranti utilizzati, non può essere inserito in un processo di recupero o di economia circolare;

la crescita nel potere di mercato delle grandi “imprese verticalizzate”, il predominio della grande distribuzione organizzata e l’e-commerce hanno determinato una riduzione strutturale della marginalità per tutti i produttori locali;

considerato, altresì, che:

in occasione del Question Time del 3 aprile 2019 in X Commissione permanente (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei deputati il sottosegretario di Stato pro tempore per lo sviluppo economico, Davide Crippa, rispondendo all’interrogazione 5-01822 sulla crisi del distretto della calzetteria, dava disponibilità alla richiesta di apertura di un Tavolo che affrontasse le problematiche del comparto della calzetteria e del noto distretto della calza di Castel Goffredo nel mantovano;

il successivo 9 aprile 2019 veniva quindi trasmessa dalle associazioni rappresentative del distretto n. 6 Castel Goffredo-Tessile-Calzetteria una richiesta di incontro al Ministero dello sviluppo economico,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei dati e delle criticità esposte che interessano il “distretto allargato” di Castel Goffredo per un totale di 26 Comuni;

quali iniziative intenda prendere a sostegno del distretto della calzetteria del mantovano;

se non ritenga utile aprire un Tavolo di crisi specificamente dedicato alla situazione del settore, da decenni simbolo dell’alta qualità del “Made in Italy”, che necessita di misure urgenti per uscire dalla profonda crisi in cui versa.

[Fonte: www.senato.it]

Questa voce è stata pubblicata in Interrogazioni prima firmataria, Mantova.