Percorso:

Interrogazione a risposta orale – Atto n. 3-03073 – Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale

Atto n. 3-03073 (in Commissione)

Pubblicato il 8 febbraio 2022, nella seduta n. 400

MALAN , LA PIETRA , RAUTI , BALBONI , PETRENGA , IANNONE , GARNERO SANTANCHE’ , DRAGO – Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. -Premesso che:

in una conferenza stampa tenutasi nella sede dell’ambasciata della Repubblica popolare cinese a Washington, il signor Yang Shu, vice direttore generale delle relazioni internazionali del comitato organizzatore dei giochi olimpici invernali in programma in Cina dal 2 al 20 febbraio 2022, ha affermato che “comportamenti o dichiarazioni contrarie allo spirito olimpico o a leggi e regolamenti cinesi saranno soggetti a sicura punizione”, che potranno includere la cancellazione degli accrediti e dunque l’esclusione dalle gare;

per quanto riguarda le violazioni dei regolamenti olimpici, non tocca certo al comitato organizzatore sanzionarle bensì ai preposti organi del Comitato internazionale olimpico; quanto invece alle leggi e regolamenti cinesi, ne è ben nota la natura totalitaria, e la formulazione ampiamente ambigua che può far diventare reato qualunque dichiarazione che non sia di acritico e incondizionato sostegno al governo del Partito comunista cinese e non si discosti su alcun tema, come ad esempio la pandemia da COVID-19, dalla versione gradita al regime;

tali norme liberticide sarebbero applicabili anche a quanto gli atleti o i loro accompagnatori scrivessero sui social media e, per la loro pretesa universalità, ci sarebbe anche il rischio che affermazioni fatte in passato fuori dalla Cina venissero colpite in occasione dei giochi olimpici;

nella storia olimpica, che pure ha visto diverse edizioni aver luogo in Paesi governati da feroci dittature, non si erano mai verificate simili intimidazioni, anzi, i regimi tentavano sempre in qualche modo di mostrare un volto di tolleranza e accoglienza, che fosse compatibile con lo spirito olimpico;

i governi di diversi Paesi membri dell’Unione europea, Belgio, Danimarca, Estonia, Lituania, Svezia e Austria, oltre a Stati Uniti, Giappone, Kosovo, Nuova Zelanda, Regno Unito, Canada e Australia, hanno annunciato l’assenza dei propri rappresentanti politici e diplomatici alla cerimonia inaugurale come segno di protesta per le sistematiche violazioni dei diritti umani in Cina, per i gravissimi atti di genocidio contro la minoranza uigura e per la vicenda della tennista cinese Peng Shuai, scomparsa il 2 novembre 2021, dopo aver pubblicato un lungo messaggio accusando Zhang Gaoli, ex vicepremier cinese e membro di alto rango del Partito comunista cinese di violenza sessuale avvenuta circa 10 anni prima,

si chiede di sapere:

in che modo si intenda reagire alle dichiarazioni intimidatorie del vice direttore generale delle relazioni internazionali del comitato organizzatore dei giochi olimpici invernali in programma in Cina dal 2 al 20 febbraio, che ha annunciato sicure punizioni nei confronti degli atleti, inclusa l’esclusione dalle gare, per comportamenti o dichiarazioni contrarie allo spirito olimpico o a leggi e regolamenti cinesi, incluse quelle che negano la libertà di espressione;

se, e in caso contrario perché, il Governo non abbia unito l’Italia alle numerose nazioni che non hanno mandato rappresentanti politici o diplomatici alla cerimonia inaugurale dei giochi olimpici invernali di Pechino.

[Fonte: www.senato.it]

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