Percorso:

Interrogazione a risposta orale – Atto n. 3-02781 – Ai Ministri dell’interno e della giustizia

Atto n. 3-02781 (in Commissione)

Pubblicato il 3 agosto 2021, nella seduta n. 354

DE BERTOLDI , GARNERO SANTANCHE’ , LA PIETRA , MALAN , RAUTI , TOTARO – Ai Ministri dell’interno e della giustizia. -Premesso che:

l’ennesima manifestazione di protesta, avvenuta il 31 luglio 2021, contro le forze dell’ordine e i militari schierati a protezione del cantiere in Valle di Susa, da parte degli anarchici di sinistra dell’area antagonista, per contestare la realizzazione della linea ferroviaria alta velocità Torino – Lione, dimostra in modo evidente, come a distanza di anni, la situazione sia divenuta oramai intollerabile;

i due agenti di Polizia feriti e gli automezzi delle forze dell’ordine pesantemente danneggiati (addirittura è stato messo fuori uso un “Lince” dell’Esercito italiano) dimostrano l’estrema violenza, determinata da azioni di guerriglia pre-organizzata (attraverso l’uso di lancia razzi, bombe carta e persino l’utilizzo di bazooka artigianali per lanciare ordigni incendiari contro le forze di Polizia) da parte di questo movimento anarco-eversivo di sinistra che (con il chiaro intento di uccidere o di ferire gravemente gli agenti di pubblica sicurezza) non può continuare ad essere affrontato con superficialità o disattenzione da parte del Governo e della magistratura;

i gravissimi episodi accaduti nel cantiere nella Valle di Susa evidenziano inoltre la necessità di ribadire che le regole d’ingaggio molto limitative previste dall’attuale normativa, penalizzano fortemente le forze dell’ordine, considerate a giudizio degli interroganti, vittime passive di un sistema che tutela esclusivamente i manifestanti, rendendo di fatto inerti gli agenti di pubblica sicurezza, chiamati a tutelare l’ordine pubblico e fare rispettare l’ordinamento;

al riguardo, a parere degli interroganti, risulta urgente e necessario introdurre nuove regole, stabilendo (oltre a misure volte a tutelare maggiormente le forze dell’ordine in caso d’ingaggio) tra le proposte contrattuali, quella che riguarda la tutela legale, al fine di motivare il personale delle forze dell’ordine, che quotidianamente rischia la sua vita, considerato che, in caso di denuncia, le spese legali risultano addirittura a carico del singolo agente o carabiniere, soprattutto quando di verificano episodi come quelli esposti;

a giudizio degli interroganti, appare evidentemente inutile la decisione da parte del Ministro in indirizzo, di inviare migliaia di agenti di polizia a presidiare il cantiere della TAV, se gli stessi non ricevono adeguate tutele normative, in relazione alle regole d’ingaggio (per intervenire e disperdere o arrestare i manifestanti, responsabili di azioni di guerriglia) che risultano attualmente sfavorevoli nei loro riguardi, oltre che pericolose, considerata l’organizzazione particolarmente agguerrita di tali criminali, nell’attaccare addirittura con armi da guerra, le forze dell’ordine;

destano, altresì, sconcerto e preoccupazione, a parere degli interroganti, le difficoltà da parte dello Stato e delle istituzioni preposte, nell’assicurare alla giustizia gli autori delle aggressioni alle forze dell’ordine e processarli per direttissima, considerate le complessità attuali del quadro normativo in tal senso;

a tal fine, le citate osservazioni, secondo gli interroganti, delineano un quadro sconcertante e pericoloso, in cui emergono chiaramente le difficoltà da parte dello Stato nel non riuscire a dimostrare la sua autorevolezza e la sua autorità, né tantomeno a rendere impossibile ogni forma di violenza pubblica, con le forze dell’ordine che invece sono costrette a subire ogni tipo di violenza e attacchi da parte degli anarchici insurrezionalisti, studiati nei modi e nei tempi, considerato che tali incidenti avvengono sempre a ridosso della stagione turistica, in modo da tenere lontano i turisti e arrecare più danni possibili all’economia locale,

si chiede di sapere:

quali valutazioni i Ministri in indirizzo intendano esprimere, nell’ambito delle rispettive competenze, con riferimento a quanto esposto in premessa;

se non convengano che i gravissimi episodi, accaduti nella Valle di Susa, che dimostrano un livello di intolleranza inaccettabile, evidenzino, fra l’altro, anche un vuoto normativo e organizzativo da parte dello Stato, nel contrastare le azioni violente degli antagonisti ribelli, le cui finalità chiaramente di eversione dell’ordine democratico, sono volte non solo a danneggiare una infrastruttura strategica per tutto il Paese, ma anche a creare le condizioni per una degenerazione dell’ordine pubblico;

quali misure urgenti e necessarie di competenza intendano infine assumere, al fine di rivedere le strategie, tutelando maggiormente le forze dell’ordine, dall’escalation da parte degli estremisti di sinistra no-TAV (che sembra divenuta inarrestabile) dopo gli ennesimi scontri in Valle di Susa, non soltanto attraverso misure volte a rafforzare il presidio del cantiere, ma attraverso interventi sanzionatori di tipo penale, più efficaci e rigorosi nei riguardi dei colpevoli di azioni criminali nei confronti delle forze di Polizia, Carabinieri e dell’Esercito, che stanno pagando un prezzo altissimo.

[Fonte: www.senato.it]

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