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AirPress – Task force air dai cieli baltici

Si è appena conclusa, il 30 aprile scorso, la missione di difesa aerea Baltic Thunder, con la cerimonia di passaggio di consegne tra l’Italia e la Spagna, presso la base aerea di Šiauliai in Lituania. La Task force air-Šiauliai aveva preso il comando il 1 settembre 2020, subentrando a sua volta alla Forza Aerea spagnola; ma è dal 2004 che l’Aeronautica Militare partecipa alle operazioni Nato Baltic air policing ed è già stata impegnata in Lituania nel 2015.
Vale la pena di ricordare che l’Air Policing è una capacità di cui si è dotata la Nato già a partire dalla metà degli anni Cinquanta e consiste nell’integrazione in un sistema di difesa aerea e missilistica a disposizione dei Paesi membri dell’Alleanza e sono 17 – fino ad ora – le nazioni della Nato che hanno partecipato alla missione. Le operazioni di Air Policing vengono condotte a favore di quelle nazioni, aderenti alla Nato e prive di capacità di difesa aerea che viene, appunto, garantita tramite il supporto, a rotazione, delle forze aeree degli altri paesi alleati.
L’operazione “Baltic air policing” (Bap) – che è in corso, ininterrottamente, dall’aprile 2004 – ha lo specifico obiettivo di assicurare il servizio di sorveglianza dello spazio aereo Nato e di preservare l’integrità dei cieli dei Paesi Baltici.
La Cerimonia di chiusura ed il passaggio di consegne sono state un’occasione per fare il bilancio degli 8 mesi di comando, nei quali la Task force air (Tfa) italiana ha garantito la difesa dello spazio aereo delle tre “Repubbliche sorelle” di Lituania, Lettonia ed Estonia, h 24 e 7 giorni su 7. Nel periodo in cui il nostro paese ha avuto la leadership dell’Operazione della Nato, la Tfa schierata a Šiauliai, ha effettuato complessivamente 900 ore di volo, impiegando i velivoli Eurofighter Typhoon del 4° (Grosseto) , del 36° (Gioia del Colle) , del 37° (Trapani) e del 51° (Istrana) Stormo dell’Aeronautica Militare.
Nel bilancio è da sottolineare che la Tfa-Šiauliai, dall’inizio del proprio mandato, ha risposto al 100% delle attivazioni, con un totale di circa 40 interventi di Difesa aerea reali (Alpha-Scramble) e oltre 160 Scramble addestrativi, ovvero eventi simulati finalizzati all’addestramento delle capacità di prontezza operativa. La cosiddetta “Quick reaction alert (Qra)”, è una capacità operativa disciplinata dalla Nato nell’ambito del sistema comune di difesa degli spazi aerei e prevede una coppia di velivoli sempre pronta a decollare, identificare ed intercettare, nel più breve tempo possibile, eventuali aerei sconosciuti, al fine di tutelare l’integrità dei cieli dell’Alleanza.
Due giorni prima della fine della nostra Missione, nel primo pomeriggio del 28 aprile, due caccia Eurofighter Typhoon italiani della Tfa, ssono stati attivati con un ordine di scramble dal Centro delle operazioni aeree combinate (Caoc) della Nato, per intercettare un velivolo da trasporto che viaggiava all’interno dello spazio aereo baltico, privo del piano di volo previsto. Ricevuto l’ordine di allarme immediato, i nostri velivoli si sono alzati in volo in pochissimi minuti e, seguendo tutte le procedure previste dalla Nato, hanno raggiunto ed identificato l’aereo segnalato che stava attraversando i cieli che rientravano nello spazio di sorveglianza e controllo di competenza della missione italiana.
Il personale della Tfa-Šiauliai non si è distinto unicamente per il mantenimento della piena operatività, partecipando alle esercitazioni ed a numerosi eventi internazionali ma anche – nonostante le difficoltà dovute alla pandemia da Covid 19 – per la capacità di interagire con la comunità locale, organizzando iniziative benefiche e di solidarietà rivolte alle fasce più fragili e vulnerabili, come i bambini, gli anziani e le persone con disabilità, riaffermando lo spirito di cooperazione civile e miliare che caratterizza sempre tutte le nostre Missioni internazionali.

Isabella Rauti

Pagina 54 da Airpress n 122
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