Percorso:

Seduta n. 8 – (Doc.LVII, n. 1-bis) Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2018 (Parere alla 5ª Commissione. Esame. Parere favorevole con osservazione)

Seduta n. 8 del 9 ottobre 2018 (pom.) (Resoconto)

Interventi:
Sen. CANDURA Massimo (L-SP-PSd’Az) (Relatore)
Sen. RAUTI Isabella (FdI)
VOLPI Raffaele (Sottosegretario di Stato per la difesa , Gov. Conte-I)
Sen. GARAVINI Laura (PD)
Sen. GASPARRI Maurizio (FI-BP)
Sen. TESEI Donatella (L-SP-PSd’Az) (Presidente Commissione)
Sen. ORTIS Fabrizio (M5S)
Sen. FUSCO Umberto (L-SP-PSd’Az)
Sen. VATTUONE Vito (PD)

Parere: favorevole con osservazioni

Commissione Difesa – Seduta 8 – Resoconto sommario
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RESOCONTO SOMMARIO

IN SEDE CONSULTIVA

(Doc.LVII, n. 1-bis) Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2018 – Allegati I, II, III e IV – Annesso

(Parere alla 5ª Commissione. Esame. Parere favorevole con osservazione)

Introduce l’esame il relatore CANDURA (L-SP-PSd’Az), rilevando preliminarmente che la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza del 2018 rappresenta il primo documento di programmazione economica del nuovo Governo e si inserisce in una delicata fase di cambiamento nelle relazioni economiche e politiche a livello internazionale. Il documento è accompagnato, da una relazione al Parlamento, che illustra l’aggiornamento del piano di rientro verso l’obiettivo di medio periodo.

I due documenti in questione, la Nota di aggiornamento e la Relazione, muovono dalla premessa che il prodotto interno lordo reale non ha ancora pienamente recuperato il valore precedente alla crisi del 2008. Viene quindi delineato un nuovo indirizzo di politica economica, che prevede alcune importanti misure di supporto al sistema economico e al reddito dei cittadini, accompagnato da un significativo piano di investimenti.

Dopo aver brevemente enumerato i punti essenziali del programma economico del Governo, delinea i profili di competenza della Commissione.

Per la tutela degli interessi strategici nazionali e per fronteggiare la complessità del cambiamento e i suoi impatti sulla sicurezza collettiva, il Governo intende sviluppare una Strategia Sistemica per la Sicurezza Nazionale che – oltre all’azione indispensabile svolta dalle Forze armate e dalla Difesa – preveda il coinvolgimento di tutte le componenti del Sistema Paese.

Il Governo, prosegue il relatore, procederà ad anche una graduale trasformazione dello strumento militare, razionalizzando i sistemi di difesa (ad esclusione dei settori di ricerca e di utilizzo a scopi duali). A tal fine si procederà all’ottimizzazione delle risorse, eliminando sprechi ed inutili duplicazioni.

Viene sottolineata, poi, l’importanza delle cooperazioni, sia nell’ambito della struttura di difesa comune integrata della NATO, sia nel contesto della Politica di Sicurezza e Difesa Comune dell’UE. In particolare, nell’ambito della Cooperazione Strutturata Permanente, l’Italia sosterrà le opportunità offerte dal Fondo Europeo della Difesa e che prevede finanziamenti sia per la ricerca tecnologica che per lo sviluppo di capacità strategiche. Analogo sostegno sarà assicurato al Programma Europeo di Sviluppo Industriale per la Difesa, finalizzato a supportare progetti di cooperazione industriale multilaterale tra aziende europee nel settore della Difesa, nonché a sviluppare ulteriormente le politiche per l’innovazione e per la ricerca scientifica e tecnologica.

Particolare attenzione sarà prestata anche alla creazione e integrazione delle competenze specialistiche avanzate nel settore industriale, attraverso la formazione di centri di competenza ad alta specializzazione costituiti da Università, ricerca e industria, al fine di favorire il trasferimento tecnologico e l’innovazione nei processi produttivi, l’adozione e la diffusione delle tecnologie abilitanti. In linea con le esigenze di difesa, sicurezza e resilienza del Paese, verrà favorita l’adozione del paradigma che, nel recepire le esigenze operative delle Forze armate, proceda allo sviluppo di tecnologie abilitanti e correlate capacità militari a molteplice scopo.

Il relatore rileva quindi che il documento si sofferma anche sui profili inerenti alle minacce cibernetiche, sempre più alto fattore di rischio per il Paese. In questo settore l’intento è di sviluppare programmi di acquisizione per accedere a strumenti operativi ad alto contenuto tecnologico, al fine di preservare la protezione e la resilienza dei sistemi e delle reti strategiche nazionali. Parimenti, nell’ambito della sicurezza energetica si opererà per il raggiungimento di elevate capacità di resilienza per la riduzione dei consumi e dei fabbisogni nonché per la produzione e l’approvvigionamento da fonti eco-sostenibili.

Con particolare riferimento ai siti a valenza strategica, verrà quindi esaminata la possibilità di implementare distretti energetici “intelligenti”, nei quali sia massimizzato il ricorso all’auto-consumo e ove la gestione dei flussi energetici avvenga in tempo reale, in un alveo certo di sicurezza cibernetica.

Infine il documento si sofferma sulla necessità di sviluppare, compatibilmente con le risorse disponibili, un nuovo piano delle assunzioni, a partire dall’Arma dei Carabinieri. Le nuove assunzioni saranno sia in ambito operativo che tecnico-industriale, cercando, sotto questo ultimo profilo, di valorizzare l’opportunità di sviluppo per il territorio offerta da arsenali, stabilimenti, poli di mantenimento ed enti militari a carattere industriale. Particolare attenzione, inoltre, verrà riservata alla razionalizzazione delle spese militari, anche con riferimento al riassetto del patrimonio immobiliare non più utile ai fini istituzionali. A tal riguardo, verrà assicurata l’ulteriore razionalizzazione delle strutture militari, eliminando quelle non più necessarie e accorpando, ove possibile, quelle che svolgono funzioni similari, in un’ottica di aggregazione interforze ed internazionale.

Il relatore osserva che ulteriori profili di competenza sono rintracciabili nelle Relazioni sulle spese di investimento dei Ministeri e relative leggi pluriennali, allegate alla Nota. In quest’ambito rilevano in particolare la missione n. 5 denominata “Difesa e sicurezza del territorio”, e la missione n. 18 “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente” (che ricomprende le attività finalizzate a dare continuità alle azioni già svolte dal Corpo forestale dello Stato, ora di competenza dell’Arma dei Carabinieri).

Con riferimento alla missione n. 5, si rileva che le risorse disponibili nel triennio 2018-2020 per le attività programmate non sembrano sufficienti a coprire l’onere necessario. In ragione di ciò, vengono proposti dei rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni secondo delle linee direttrici successivamente specificate. Per quel che concerne il programma “Polo Unico della Difesa” sono infatti proposte integrazioni pari a 70 milioni nel 2020 e nel 2021. Viene poi segnalata l’incoerenza delle risorse stanziate con la sostenibilità industriale dei programmi afferenti al settore dell’alta tecnologia. I fondi, infatti, a partire dal 2020, subiscono una cospicua flessione proprio nel momento di massimo sforzo produttivo impedendo di fatto all’industria, completata la fase di sviluppo delle piattaforme, di avviare quella di produzione in serie. La Difesa pone in particolare l’accento sul programma P2HH (sviluppo ed acquisizione aeromobili a pilotaggio remoto di nuova generazione), che necessiterebbe di anticipare dal biennio 2027- 2028 risorse pari a 78,8 milioni di euro per le esigenze 2020 e 105,5 milioni per quelle relative al 2021.

Relativamente invece alla missione n. 18 viene rappresentato che, per il triennio in riferimento, non vi sono autorizzazioni di spesa per investimenti e che gli stanziamenti di bilancio appaiono insufficienti a garantire gli interventi necessari alla piena funzionalità della nuova organizzazione per la tutela forestale, ambientale ed agroalimentare dell’Arma dei carabinieri. Conseguentemente, sono proposte delle integrazioni agli stanziamenti iniziali di bilancio per un totale di 6 milioni e 900 mila euro nel triennio 2019-2021 (equamente divisi per ciascun anno).

Il relatore osserva quindi che, sempre con riferimento alle relazioni sulle spese di investimento dei Ministeri, merita attenzione anche quella del Ministero per lo Sviluppo economico. Rileva, in particolare, la missione 11 (Competitività e sviluppo delle imprese), programma 5 (Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d’impresa e movimento cooperativo), dove non sono segnalate criticità in relazione al programma Navale per la tutela della capacità marittima della Difesa (c.d. “legge navale”), così come in relazione alle fregate FREMM. Con riferimento ai programmi aeronautici viene formulato l’auspicio di un rifinanziamento di quelli ad elevato contenuto tecnologico, connessi alle esigenze della difesa aerea nazionale e realizzati nel contesto dell’Unione europea, al fine di portare a termine i diversi programmi finanziati al momento per opzioni attivabili sulla base delle risorse disponibili in bilancio.

Si apre la discussione generale.

La senatrice RAUTI (FdI) rileva l’assenza, nel documento in esame, di qualsiasi rifermento all’atto del Governo n. 45 (recante il programma pluriennale di ammodernamento e rinnovamento concernente lo sviluppo, la qualifica e l’acquisizione della munizione terra-aria CAMM-ER). Domanda delucidazioni al relatore ed al rappresentante del Governo.

Il sottosegretario VOLPI precisa che la Nota di aggiornamento delinea le priorità di natura generale. Su tale quadro, inoltre, non va trascurata l’incidenza degli oneri relativi all’assorbimento del disciolto Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri, particolarmente rilevanti. Anche per questo il programma in questione, comunque all’attenzione del Dicastero, dovrà essere oggetto di valutazioni ulteriori ed eventuali risorse saranno definite nell’ambito della legge di bilancio.

La senatrice GARAVINI (PD) lamenta innanzitutto la tardiva presentazione del documento alle Camere, in violazione dei termini prescritti dalla legge e tale da comprimere eccessivamente la tempistica dell’esame parlamentare.

Nel rilevare che il documento presenta numerosi elementi di criticità, preannuncia la presentazione, da parte della propria parte politica, di una proposta di parere di minoranza.

Il senatore GASPARRI (FI-BP) lamenta un quadro tendenziale volto ad indebolire le già precarie risorse di cui la Difesa dispone. Alcune recenti dichiarazioni del Ministro della difesa, unite alla necessità di trovare adeguate coperture finanziarie a misure come il cosiddetto “reddito di cittadinanza”, potrebbero dar luogo a ulteriori ed inopportune riduzioni di spesa, che inciderebbero su un comparto già duramente provato. Tali scelte potrebbero compromettere anche il settore industriale, con ricadute negative sull’occupazione.

La Nota di aggiornamento prefigura quindi un quadro connotato da una preoccupante carenza di risorse, che impedirebbe di far fronte sia alle necessità di ringiovanimento e potenziamento dello strumento (sottolineate anche dai vertici delle Forze Armate nelle recenti audizioni), sia agli impegni derivanti dagli obblighi internazionali assunti dal Paese.

Anche la senatrice RAUTI (FdI) pone l’accento sulla drammatica carenza di risorse delineata nella relazione sulle spese di investimento del Ministero, connotata da tagli ad attività strategiche, tali da compromettere la resilienza dello strumento militare. Tali carenze di risorse si pongono, tra l’altro, in netto contrasto con le -pur condivisibili- dichiarazioni di principio contenute nel documento.

Conclude esprimendo la contrarietà del proprio Gruppo al documento in esame.

Non essendovi altri iscritti a parlare, la PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione generale.

Replica agli intervenuti il sottosegretario VOLPI, rimarcando il contributo sostanziale fornito al dibattito da tutti gli intervenuti e rilevando che la Difesa sarà chiamata a confrontarsi con le sfide sottese ad un quadro geopolitico in costante mutamento, che imporrà di affrontare le problematiche con una mentalità di tipo duale e con sistemi suscettibili di una pluralità di utilizzi.

Replica anche il relatore CANDURA (L-SP-PSd’Az), formulando una proposta di parere favorevole con osservazione (pubblicata in allegato).

La senatrice GARAVINI (PD), illustra quindi una proposta di parere contrario a firma sua e del senatore Vattuone (pubblicata in allegato), sottolineando i diversi aspetti critici del documento in esame.

Rileva in particolare l’assenza di politiche di sostegno all’industria della difesa, a partire da progetti già avviati, come quello per l’acquisizione di droni P2HH. Sottolinea che la scelta del governo di aumentare il deficit nel bilancio italiano mette il nostro paese in rotta di collisone con l’Unione Europea, riducendo le possibilità di partecipazione a progetti condivisi come il Fondo Europeo della difesa, su cui peraltro la Commissione si è recentemente espressa in senso favorevole.

Segnala l’assenza delle risorse necessarie a implementare la revisione dei ruoli delle Forze di polizia, recentemente disposta dal Governo.

Si passa quindi alle dichiarazioni di voto.

I senatori ORTIS (M5S) e FUSCO (L-SP-PSd’Az) preannunciano, a nome dei rispettivi Gruppi, il voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Nell’annunciare il voto contrario del proprio Gruppo, il senatore GASPARRI (FI-BP) esprime forte preoccupazione per il generale indebolimento per il comparto della difesa. Rileva inoltre la mancanza di sostegno all’industria della difesa e il sostanziale stallo sul progetto di acquisizione di droni P2HH.

Il senatore VATTUONE (PD) preannuncia il voto contrario del suo Gruppo. Esprime preoccupazione per i contenuti generali del documento in esame oltre che per le previsioni riguardanti il comparto della difesa, con particolare riguardo al settore industriale.

Poiché nessun altro chiede di intervenire, la presidente TESEI, previa verifica del numero legale, pone in votazione la proposta di parere del relatore, che risulta approvata dalla Commissione.

Risulta pertanto preclusa la proposta di parere contrario a firma dei senatori Garavini e Vattuone.

(1) Silvana AMATI ed altri.  –  Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo, approvato dal Senato e dalla Camera  dei deputati, rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica in data 27 ottobre 2017, ai sensi dell’articolo 74 della Costituzione

(Parere alla 6ª Commissione. Esame. Parere favorevole con osservazione)  

Il relatore ORTIS (M5S) osserva che il disegno di legge corrisponde a testo già approvato nella scorsa legislatura, ma rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica. 

Dopo aver dato brevemente lettura dell’articolato, ricorda che il Capo dello Stato ha motivato il rinvio in relazione all’articolo 6 del provvedimento, che, prevedendo una sanzione amministrativa pecuniaria, non contempla la clausola di salvaguardia penale. Secondo i rilievi del Capo dello Stato, tale previsione contrasta con l’articolo 117 della Costituzione, che vincola l’esercizio della potestà legislativa al rispetto degli obblighi internazionali. Essendoci delle norme internazionali, ratificate dall’Italia, che impongono di contrastare tali comportamenti con sanzioni penali, vi sarebbe infatti un obbligo per il legislatore nazionale di prevedere nello stesso senso. A seguito dei rilievi del Presidente della Repubblica, nel disegno di legge deve essere pertanto inserita una clausola di salvaguardia penale, che eviti il rischio di una sostanziale depenalizzazione della materia.

Al di là di questo aspetto, prosegue il relatore, il provvedimento riveste comunque grande importanza, perché ha il fine di contrastare la produzione e il traffico di armamenti che sono particolarmente pericolose per il loro impatto sulle popolazioni civili.

Conclude proponendo alla Commissione uno schema di parere favorevole, corredato dalla seguente osservazione: “all’articolo 6, venga ripristinata la sanzione penale delle violazioni della legge”.

Nessuno chiedendo di intervenire, previa verifica del numero legale, la presidente TESEI  pone ai voti la proposta di parere del relatore, che risulta approvata dalla Commissione.

(822) Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2018

(Relazione alla 14ª Commissione. Esame. Relazione non ostativa) 

La presidente TESEI, relatrice, illustra il provvedimento in titolo, rilevando che, con il disegno di legge in esame, il Governo intende, tra l’altro, affrontare due procedure d’infrazione e tre casi di pre-contenzioso, dare attuazione a due direttive (sulle buone prassi di fabbricazione dei medicinali ad uso umano e sulle limitazioni ai diritti d’autore a beneficio dei non vedenti) e dare attuazione alle linee guida della Commissione europea relative alla direttiva sulle qualifiche professionali.

Dopo aver osservato che non risultano profili di diretta competenza della Commissione, segnala la lettera u) dell’art. 10, relativamente alla disciplina concernente i medicinali per uso umano. La disposizione modifica l’articolo 157 del decreto legislativo n. 219 del 2006, in relazione ai sistemi di raccolta di medicinali inutilizzati o scaduti e regola le modalità di distruzione dei farmaci ritirati e sequestrati, prevedendo la vigilanza del Comando Carabinieri per la tutela della salute territorialmente competente.

Propone, pertanto, alla Commissione uno schema di relazione non ostativa.

Previa verifica del numero legale, pone quindi ai voti la propria proposta relazione, che risulta approvata dalla Commissione.

La seduta termina alle ore 16.

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