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Secolo Trentino.it – Rauti (Fratelli d’Italia): “Conte pensi anche ai diritti delle donne”

“La Prima Pagina de “La Voce di Mantova” di oggi racconta di tre gravissimi episodi di violenza di genere verificatesi nel territorio della provincia; la cronaca locale – anche nelle zone generalmente più tranquille o apparentemente tali – restituisce uno spaccato nazionale che purtroppo non si smentisce. La violenza domestica e quella all’interno delle relazioni sentimentali interpersonali, resta un’emergenza ed un fenomeno strutturale e sommerso” – così in una nota la Senatrice di Fratelli d’Italia, eletta nel collegio uninominale di Mantova e presente sul territorio per le giornate di chiusura della campagna elettorale delle amministrative di Domenica prossima .

“Al neonato Governo chiediamo con forza – convinti di interpretare un sentimento diffuso nel Paese, al di là degli schieramenti politici – di non dimenticarsi delle donne, di applicare appieno la Convenzione di Istanbul sulla violenza contro le donne – che l’Italia è stata tra i primi Paesi europei a ratificare, il 19 giugno 2013 – e di vigilare sulla corretta applicazione delle norme in materia con particolare riferimento a tutte le disposizioni contenute nella Legge n.119 del 15 ottobre 2013, sul contrasto alla violenza di genere”. “E – prosegue la Senatrice Rauti – ha deluso molto l’assenza nel Contratto di Governo, di un’attenzione particolare e specifica al mondo delle donne, al fenomeno della violenza, alle questioni di pari opportunità nonché al lavoro ed all’occupazione femminili, così come l’assenza di una delega alle pari opportunità”.

“La mancanza di attenzione è stata confermata – conclude Rauti – anche nel discorso di insediamento del Presidente del Consiglio Conte che, nei suoi lunghi e dotti discorsi, al mondo delle donne ha dedicato veramente poco spazio, affidandosi a qualche… breve cenno! Mentre qualsiasi Osservatorio sul tema – anche quelli universitari – restituiscono una situazione sociale critica e contraddittoria, in cui la parità descrittiva e normativa garantita in modo robusto, è contraddetta nel quotidiano, da un deficit di parità sostanziale e sociale, come rivelano il fenomeno delle violenze di genere; i casi di femminicidio; i dati sulle molestie sessuali nei luoghi di lavoro; la disparità salariale a parità di mansioni svolte; i numeri della disoccupazione e della “cattiva occupazione” femminile e, purtroppo, si potrebbe continuare”.

[Fonte: secolo-trentino.com]

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