Percorso:

Mozione – Atto di Sindacato Ispettivo n. 1-00191 – Allarme maltempo Venezia e Comuni del litorale

Atto n. 1-00191 (procedura abbreviata) (procedimento ex Artt.53 e 55)

Pubblicato il 19 novembre 2019, nella seduta n. 166
Esame concluso nella seduta n. 168 dell’Assemblea (21/11/2019)

BERNINI , ROMEO , CIRIANI , MALAN , TOSATO , RAUTI , AIMI , ALDERISI , BALBONI , BARACHINI , BARBONI , BATTISTONI , BERARDI , BERTACCO , BERUTTI , BIASOTTI , BINETTI , CALANDRINI , CALIENDO , CALIGIURI , CANGINI , CANTU’ , CARBONE , CASOLATI , CAUSIN , CENTINAIO , CESARO , CORTI , CRAXI , DAL MAS , DAMIANI , DE BERTOLDI , DE POLI , DE SIANO , DE VECCHIS , FAGGI , FANTETTI , FAZZOLARI , FAZZONE , FERRERO , FERRO , FLORIS , FREGOLENT , FUSCO , GALLIANI , GALLONE , GARNERO SANTANCHE’ , GASPARRI , GIAMMANCO , GIRO , IANNONE , IWOBI , LA PIETRA , LA RUSSA , LONARDO , LUNESU , MAFFONI , MALLEGNI , MANGIALAVORI , MARIN , MARTI , MASINI , MESSINA Alfredo , MINUTO , MODENA , MOLES , MONTANI , NASTRI , NISINI , OSTELLARI , PAGANO , PAPATHEU , PAROLI , PAZZAGLINI , PELLEGRINI Emanuele , PEPE , PERGREFFI , PEROSINO , PETRENGA , PIANASSO , PICHETTO FRATIN , PILLON , PIROVANO , PISANI Pietro , PITTONI , PIZZOL , PUCCIARELLI , QUAGLIARIELLO , RIPAMONTI , RIVOLTA , RIZZOTTI , ROMANI , RONZULLI , ROSSI , RUFA , RUSPANDINI , SACCONE , SALVINI , SAPONARA , SAVIANE , SBRANA , SCHIFANI , SCIASCIA , SERAFINI , SICLARI , SIRI , STABILE , STEFANI , TESEI , TESTOR , TIRABOSCHI , TOFFANIN , TOTARO , URSO , VALLARDI , VESCOVI , VITALI , ZAFFINI , ZULIANI

Il Senato,

premesso che:

nella tarda serata del 12 novembre 2019, la città di Venezia è stata colpita in modo particolarmente intenso: l’acqua alta ha raggiunto i 187 centimetri, avvicinandosi ai livelli di quella più alta mai registrata, 194 centimetri, durante l’alluvione del 1966. Nonostante il Centro previsioni e segnalazioni maree della città abbia previsto nel corso della giornata una quota di 140 centimetri, le eccezionali condizioni atmosferiche legate in modo particolare al vento di scirocco, che ha iniziato a soffiare ad una velocità superiore di 50 nodi, hanno portato a un picco di 187 centimetri intorno alle ore 23.15;

per effetto di questo livello del mare, il 100 per cento della città è stato allagato e, contemporaneamente, anche le isole minori e la barriera litoranea di Lido e Pellestrina sono state investite dalla marea e dalla mareggiata;

contemporaneamente anche i comuni litoranei di Caorle, Jesolo, Cavallino-Treporti e Chioggia sono stati spazzati dalla furiosa mareggiata che ha devastato le spiagge e le infrastrutture turistiche del litorale;

in centro storico e nelle isole della laguna si sono rilevati danni ingenti che hanno colpito beni culturali come la basilica di San Marco e altri beni monumentali pubblici e privati di inestimabile valore;

in modo particolare, al ritiro delle acque sono emersi ingenti danni alle infrastrutture pubbliche e private: numerose imbarcazioni sono affondate, istituzioni e beni culturali sono stati letteralmente devastati, così come le strutture turistico-ricettive, gli esercizi commerciali e le abitazioni;

nonostante il Comune di Venezia abbia messo in atto tutte le misure a salvaguardia della sicurezza della città e della popolazione, i danni che si registrano sono di vastissima portata;

dal 2003 è in fase di realizzazione il MOSE, progetto di ingegneria civile, ambientale e idraulica, finalizzato alla difesa di Venezia e della sua laguna dalle acque alte, attraverso la costruzione di paratoie mobili alle tre bocche di porto;

il progetto, dopo una prima fase di sperimentazione, è stato avviato nel 2003 e, a seguito delle vicende giudiziarie verificatesi tra il 2013 e il 2014, ha subito un brusco rallentamento e la gestione commissariale da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non ha ottemperato alla necessità del rapido completamento dell’opera;

la città di Venezia è riconosciuta come patrimonio culturale a livello mondiale,

impegna il Governo:

1) ad aderire immediatamente alla richiesta della dichiarazione di calamità naturale avanzata dal Comune di Venezia e dai Comuni del litorale, allo scopo di far fronte ai danni che hanno gravemente compromesso le infrastrutture pubbliche e private del territorio;

2) ad intervenire immediatamente presso la gestione commissariale del consorzio Venezia nuova, soggetto attuatore della realizzazione del MOSE, affinché attraverso procedure di legge e risorse finanziarie si giunga nel più breve tempo possibile al completamento e alla messa in funzione dell’opera;

3) ad avviare immediatamente l’iter della nuova legge speciale per Venezia, al fine di individuare le dotazioni finanziarie necessarie al funzionamento ordinario dei sistemi di difesa dalle acque alte e i soggetti responsabili preposti ad assumere le decisioni nei casi di emergenza come quello occorso il 12 novembre 2019.

[Fonte: www.senato.it]

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