Percorso:

Mozione – Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00044 – “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie e delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”

Atto n. 1-00044

Pubblicato il 9 ottobre 2018, nella seduta n. 45
Esame concluso nella seduta n. 45 dell’Assemblea (09/10/2018)

CIRIANI , RAUTI , BALBONI , BERTACCO , DE BERTOLDI , FAZZOLARI , GARNERO SANTANCHE’ , IANNONE , LA PIETRA , LA RUSSA , MAFFONI , MARSILIO , NASTRI , RUSPANDINI , STANCANELLI , TOTARO , URSO , ZAFFINI

Il Senato,

premesso che:

l’articolo 1, commi da 974 a 978, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità per il 2016), ha istituito il “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie e delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”, finalizzato alla realizzazione di interventi urgenti per la rigenerazione delle aree urbane degradate attraverso la promozione di progetti di miglioramento della qualità del decoro urbano, di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti;

a tal fine era stata inizialmente autorizzata la spesa di 500 milioni di euro per l’anno 2016; successivamente, al fine di garantire il progressivo e completo finanziamento di tutti i progetti in graduatoria (oltre ai primi 24 già coperti), la legge di bilancio per il 2017 (legge 11 dicembre 2016, n. 232) ha stabilito che, con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), venissero destinate ulteriori risorse a valere sulle risorse disponibili del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo di programmazione 2014-2020;

in attuazione di tale previsione, il CIPE, con deliberazione del 3 marzo 2017 (la n. 2/2017), ha disposto l’assegnazione al suddetto programma di 798,17 milioni di euro di risorse FSC 2014-2020;

inoltre il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 maggio 2017, concernente la ripartizione del Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, aveva destinato alla finalità relativa alla riqualificazione urbana e alla sicurezza delle periferie, complessivamente 800 milioni di euro per il triennio 2017-2019 (270 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018 e 260 milioni di euro per l’anno 2019);

l’articolo 13 del decreto-legge 25 luglio 2018, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 settembre 2018, n. 108, al comma 02, ha disposto che l’efficacia delle convenzioni concluse sulla base di quanto disposto ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 maggio 2017, nonché delle delibere del CIPE n. 2 del 3 marzo 2017 e n. 72 del 7 agosto 2017, adottate ai sensi dell’articolo 1, comma 141, della legge n. 232 del 2016, sia differita all’anno 2020 e che conseguentemente, le amministrazioni competenti (ferma restando la dotazione complessiva loro assegnata) dovranno procedere alla rimodulazione dei relativi impegni di spesa e i connessi pagamenti a valere sul Fondo sviluppo e coesione;

considerato che:

gli enti locali interessati dal “Bando periferie” hanno, di fatto, già avviato tutte le iniziative necessarie per la realizzazione dei progetti e, in molti casi, già impegnato rilevanti risorse finanziarie;

il differimento al 2020 dell’efficacia di 96 delle 120 convenzioni firmate, dunque, rischia seriamente di compromettere la realizzazione dei progetti e la loro stessa sostenibilità economica per le amministrazioni locali coinvolte, appartenenti a tutti gli schieramenti politici;

tale slittamento, inoltre, potrebbe pregiudicare il rispetto dei termini di rendicontazione all’Unione europea delle risorse stanziate a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo di programmazione 2014-2020, con il rischio che un eccessivo ritardo potrebbe comportare il mancato utilizzo del finanziamento europeo stesso;

a seguito dell’incontro con l’Anci, l’11 settembre 2018, il Presidente del Consiglio dei ministri ha pubblicamente assunto l’impegno di adoperarsi per giungere ad una soluzione ottimale e tempestiva, anche paventando l’ipotesi di inserire, nel primo decreto utile, una norma che consentisse la realizzazione dei progetti già in fase avanzata,

impegna il Governo:

1) ad assumere tutte le opportune iniziative, anche di carattere normativo, volte a concretizzare gli impegni assunti dal Presidente del Consiglio dei ministri, garantendo, in sostanza, lo sblocco delle risorse destinate alle convenzioni di cui sopra;

2) ad adottare, in ogni caso, i necessari provvedimenti affinché i progetti già avviati, volti al miglioramento della qualità del decoro urbano, manutenzione e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti, possano essere completati anche in considerazione dei benefici effetti indotti per l’economia nazionale.

[Fonte: www.senato.it]

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