Percorso:

Interrogazione a risposta scritta – Atto n. 4-02070 – Ai Ministri per i beni e le attività culturali e della difesa

Atto n. 4-02070

Pubblicato il 5 agosto 2019, nella seduta n. 142

PETRENGA , RAUTI , GARNERO SANTANCHE’ , IANNONE , CALANDRINI , URSO , TOTARO , MAFFONI , FAZZOLARI – Ai Ministri per i beni e le attività culturali e della difesa. –

Premesso che:

nel mese di luglio 2016, i Ministri pro tempore della difesa, Roberta Pinotti, e dei beni e delle attività? culturali e del turismo, Dario Franceschini, hanno sottoscritto un “accordo quadro per la valorizzazione e la promozione turistica del patrimonio museale militare italiano”;

l’accordo ha come finalità la promozione della cultura dei musei militari italiani, sostenendo attività di tutela e valorizzazione dei beni culturali in essi conservati, con impegno da parte dei Ministeri a definire indirizzi comuni volti: a) al miglioramento della fruizione e della gestione dei musei militari, della loro missione, del potenziamento della rete, della loro promozione, valorizzazione e integrazione nel sistema museale nazionale (articolo 3); b) al restauro, conservazione, tutela e catalogazione dei beni, miglioramento delle strutture che li custodiscono, miglioramento della qualità di allestimenti e apparati di comunicazione (articolo 4);

l’articolo 5 individua le azioni programmatiche e strategiche volte a conseguire le finalità di tutela e promozione dei musei militari, che consistono, in particolare, nel favorire progetti culturali di tutela, conservazione, ricerca, valorizzazione e fruibilità del patrimonio culturale custodito anche a fini didattici ed educativi, nel promuovere i medesimi progetti in maniera integrata anche attraverso il web, valorizzarne il ruolo educativo, culturale e sociale, agire per la salvaguardia del patrimonio militare storico, sviluppare piani di comunicazione locale, nazionale e internazionale, favorire la partecipazione di soggetti pubblici e privati nell’attuazione dell’Accordo stesso;

l’illustrazione pieghevole dei musei militari italiani, realizzata dal Ministero della difesa segretariato generale / DNA raggruppamento autonomo e divulgata in occasione dell’accordo afferma che “Il patrimonio dei Musei militari italiani costituisce una preziosa raccolta di testimonianze dell’impegno e del valore di molte generazioni che hanno contribuito, fino all’estremo sacrificio, alla nascita della Nazione italiana ed alla sua crescita sociale, culturale e democratica. Un patrimonio di memorie e di tradizioni che merita di essere conosciuto e riaffermato per la riscoperta di eventi ancora presenti nelle azioni di oggi e che costituiscono l’immenso bagaglio di ricordi ed emozioni condivise da tutto il Paese. Le attività? per la conservazione, la valorizzazione e la promozione di tale patrimonio rappresentano un atto dovuto nei confronti dei cittadini italiani e del pubblico in generale”;

a quanto risulta agli interroganti, nella provincia di Caserta sono presenti elementi più che favorevoli atti a promuovere i valori e le espressioni di identità storica della nazione che i musei militari comunicano e che l’accordo si prefigge di perseguire; sul territorio della provincia di Caserta e della regione Campania si riscontra una considerevole presenza di risorse pubbliche e private, materiali ed immateriali, “che rivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare” (conformemente all’articolo 13 del decreto legislativo n. 42 del 2004, recante “Codice dei beni culturali”), gravitanti naturalmente, per loro ubicazione, intorno o nelle prossime vicinanze della reggia di Caserta;

sono, inoltre, ancora vivi nella popolazione residente un tessuto ed una coscienza storica (anche composti da ricordi familiari, cimeli ed altre positive vestigia) che rappresentano un inestimabile capitale umano e culturale, possono essere oggetto di specifica tutela come “patrimonio storico della Prima guerra mondiale” (coerentemente all’articolo 11, lett. i), del codice dei beni culturali) e non attendono altro che svilupparsi e tramandarsi, favorito da strumenti e strutture istituzionali;

gli interroganti rilevano inoltre come all’interno della reggia di Caserta siano ubicati locali a vocazione militare e culturale, attualmente non utilizzati, chiusi alla fruizione museale e pronti per l’allocazione di un museo militare;

appare opportuno rimarcare come sia evidente l’opportunità di provvedere alla destinazione di un apposito polo di attrazione e catalizzazione dell’identità nazionale che supporti le attività di promozione e sviluppo della memoria della storia patria e militare, al fine di perseguire una serie di finalità rilevanti quali: a) la tutela e la valorizzazione dei beni storici, culturali, intellettuali, artistici e quindi anche militari e di storia patria che nella reggia possono essere ubicati e custoditi promuovendo “la ricognizione, la catalogazione, la manutenzione, il restauro, la gestione e la valorizzazione delle vestigia relative a entrambe le parti del conflitto” (art. 1 della legge 7 marzo 2001, n. 78); b) la messa in rete e integrazione di servizi e attività del museo militare della reggia nel sistema museale nazionale e nel circuito dei musei militari presenti (conformemente all’articolo 7 del decreto ministeriale 23 dicembre 2014); c) la costituzione di percorsi turistici di storia patria e militare che favoriscano la fruizione da parte della collettività dei “beni del patrimonio culturale di appartenenza pubblica” (art. 2 del codice); d) l’adozione di iniziative, interventi e progetti anche europei volti alla valorizzazione del patrimonio immobiliare sia del Ministero della difesa che del Ministero per i beni culturali; e) la celebrazione di opere ed attività contemporanee valutate di eccellenza; f) la partecipazione dei privati alla realizzazione e gestione dei luoghi stessi e degli eventi connessi, con forme di sostegno privato stimolati da ogni possibile strumento di incentivazione (articolo 6 del codice);

gli interroganti sottolineano come una simile struttura, nella forma di un museo militare all’interno della reggia di Caserta, possa favorire ulteriori elementi di attrattività, pensando ad esempio alla possibilità di identificazione di punti tematici di storia patria presenti sul territorio della provincia di Caserta e sul territorio italiano, anche raccogliendo proposte pubbliche e private di messa a disposizione di siti ed immobili particolarmente meritevoli, riconoscendo tramite questi “il valore storico e culturale delle vestigia della Prima guerra mondiale” (conformemente a quanto disposto dall’articolo 1 della legge 7 marzo 2001, n. 78),

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo, ciascuno conformemente alle rispettive competenze e anche mediante azioni di cooperazione congiunta, non ritengano opportuno promuovere lo sviluppo della memoria della storia patria e militare, mediante l’istituzione di un nuovo museo militare all’interno della reggia di Caserta, posta la sua riconosciuta eccellenza e capacità di fungere da polo di attrazione e catalizzatore di identità nazionale e di stimolo alle attività di promozione e sviluppo della memoria della storia patria e militare, specie tenuto conto che la Camera dei deputati, in data 4 ottobre 2018, ha approvato la mozione (1-00033) presentata dal gruppo “Fratelli d’Italia”, che impegna il Governo “a promuovere e a sostenere iniziative, anche presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, volte a favorire lo studio e la conoscenza di quel che significò per gli italiani combattere la grande guerra, al fine di recuperare la memoria storica della Nazione”.

[Fonte: www.senato.it]

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