Percorso:

Interrogazione a risposta scritta – Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01150 – Al Ministro della salute

Atto n. 4-01150

Pubblicato il 28 gennaio 2019, nella seduta n. 84

BINETTI , RIZZOTTI , PAPATHEU , MINUTO , TIRABOSCHI , TOFFANIN , DE POLI , SACCONE , MALAN , DAL MAS , DAMIANI , ROSSI , RAUTI , MASINI , GALLONE , MODENA , BATTISTONI , PAROLI , TESTOR , AIMI , URSO – Al Ministro della salute. –

Premesso che, secondo quanto risulta agli interroganti:

la Regione Puglia, e presto anche altre Regioni in piano di rientro, non forniscono più farmaci in fascia C, tra cui il Creon 25000, e tra i pazienti affetti da fibrosi cistica si sta creando una situazione di grave incertezza e soprattutto di forte preoccupazione per le loro condizioni di salute;

il Creon è un farmaco fondamentale nel trattamento dell’insufficienza pancreatica esocrina causata da fibrosi cistica, ed in altre patologia del pancreas incluse le neoplasie. Il Creon 10000ui è un farmaco di fascia A rimborsabile dal Servizio sanitario nazionale (gratuito o con ticket per il paziente), mentre il Creon 25000ui è un farmaco di classe C a totale carico del cittadino. I pazienti affetti da fibrosi cistica utilizzano il formato da 25000U, per cui devono pagarlo interamente;

le persone affette da fibrosi cistica dovrebbero essere tutelate, sia ai sensi della legge n. 548 del 1993, recante “Disposizioni per la prevenzione e la cura della fibrosi cistica”, specificamente destinata a loro, che ai sensi della normativa sulle malattie rare, di cui al decreto ministeriale n. 279 del 2001 e al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017. Tuttavia, nonostante i recenti accordi adottati in Conferenza Stato-Regioni, le norme sono spesso disattese da medici e funzionari delle ASL, che offrono risposte diverse per problemi analoghi. Di conseguenza, i pazienti restano senza farmaco o sono costretti ad affrontare spese di grado elevato e continuativo, che molti di loro non sono in grado di sostenere, ciò determinando un peggioramento delle loro condizioni con inevitabili disagi personale e familiare;

la Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della salute, in data 21 dicembre 2018, rispondendo ad un quesito posto dalla Regione Puglia in merito alla gestione delle richieste di prodotti per l’assistenza farmaceutica a pazienti affetti da fibrosi cistica, ha affermato che la normativa vigente non lascia spazi interpretativi e ha puntualizzato che le prestazioni erogabili in esenzione ai malati cronici e rari devono essere comunque inclusi nei LEA e che sono esclusi dall’esenzione i farmaci di classe C;

per ragioni di razionalizzazione della spesa, il Ministero ha confermato che le prestazioni extra LEA e i farmaci di fascia C, oltre ad un nutrito numero di altri prodotti, vanno interpretati come livelli ulteriori di assistenza e per questo possono essere somministrati gratuitamente solo nelle Regioni in equilibrio economico, in cui non sussista un regime di rientro. Poiché la Regione Puglia è sottoposta a piano di rientro, in nessun caso può prescrivere gratuitamente livelli di assistenza aggiuntivi;

di conseguenza si invitavano direttore generali e sanitari, oltre al coordinamento regionale delle malattie rare, a dare la massima divulgazione a queste informazioni e a vigilare sui medici prescrittori per evitare eventuali contenziosi da parte dei pazienti;

la fibrosi cistica è una malattia la cui complessità ha richiesto a suo tempo una normativa specifica, basterebbe inserire questa clausola nell’articolato delle Regioni in regime di rientro,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, data la forte necessità di assumere il farmaco da parte di tutti i pazienti affetti da fibrosi cistica, e al fine di evitare discriminazioni tra pazienti sulla base di criteri burocratico-amministrativi, non intenda prevedere che anche le Regioni in regime di rientro possano prescrivere il CREON 25000, con la necessaria tempestività e regolarità.

[Fonte: www.senato.it]

Questa voce è stata pubblicata in Interrogazioni.