Percorso:

Interrogazione a risposta scritta – Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01107 – Ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, della salute e per la pubblica amministrazione

Atto n. 4-01107

Pubblicato il 17 gennaio 2019, nella seduta n. 80

DE BERTOLDI , RAUTI – Ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, della salute e per la pubblica amministrazione. -Premesso che:

la sentenza del Tribunale amministrativo del Lazio, giunta poche ore dopo il documento pubblicato dal Comitato scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (SCHEER) della Commissione europea, che ha evidenziato un chiaro segnale agli Stati membri, soprattutto all’Italia, sull’attivazione ubiquitaria del 5G, (che rileva gravissime criticità, in parte sconosciute sui problemi di salute e sicurezza) conferma, a giudizio degli interroganti, l’urgente necessità di un intervento normativo, volto a sospendere in via cautelativa, la diffusione di tale nuova tecnologia 5G in tutto il territorio nazionale;

la decisione da parte del Tar del Lazio, che comporta la necessità per i Ministeri in indirizzo di avviare una campagna informativa rivolta all’intera popolazione, ai fini dell’individuazione delle corrette modalità d’uso degli apparecchi di telefonia mobile (telefoni cellulari e cordless), nonché di una maggiore informazione dei rischi per la salute e per l’ambiente connessi ad un uso improprio di tali apparecchi, dimostra, a parere degli interroganti (come peraltro già evidenziato da parte dall’Associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog), la tangibile criticità del sistema d’informazione (e dei suoi mezzi) nell’uso consapevole e cosciente dei telefoni cellulari;

gli effetti della radiazione elettromagnetica, riporta il testo della sentenza, sono stati generalmente studiati, ma, tuttavia, la radiazione elettromagnetica di bassa frequenza è stata meno approfondita, ed inoltre, l’esposizione ai campi elettromagnetici, potrebbe influenzare l’essere umano, così come gli studi scientifici non hanno fornito prove chiare dell’impatto su mammiferi, uccelli o insetti; pertanto la mancanza di prove chiare per informare lo sviluppo delle linee guida sull’esposizione alla tecnologia 5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche non intenzionali;

si evidenzia, inoltre, che secondo quanto riportato da un articolo pubblicato da “il Fatto Quotidiano” l’inchiesta di “Investigate Europe” che ha denunciato i clamorosi conflitti d’interesse dietro il grande business del 5G (chiarendo come gli organi decisori sui livelli di sicurezza per la protezione della popolazione irradiata, siano in realtà tutt’altro che imparziali e in stretta contiguità, se non addirittura in aperta collaborazione, con la lobby delle Telco) smentisce al riguardo, gli studi cosiddetti negazionisti sulla base dei quali l’intero settore delle telecomunicazioni opera da oltre un ventennio indisturbato su un mercato, che adesso sembra avvertire dei colpi inflitti da magistratura cautelativa e scienza indipendente sui pericoli per umanità ed ecosistema da elettrosmog,

si chiede di sapere :

quali valutazioni i Ministri in indirizzo intendano esprimere su quanto esposto in premessa;

se al riguardo non convengano sulla necessità urgente ed indifferibile di sospendere in via cautelativa, l’attivazione della tecnologica 5G, su tutto il territorio nazionale, a seguito sia dei rilievi altamente critici evidenziati dalla magistratura, che sia del documento pubblicato dal Comitato scientifico della Commissione europea;

in caso affermativo, quali iniziative di tipo normativo il Governo intenda intraprendere, al fine di approfondire dal punto di vista della salute, della sicurezza, oltre che sotto il profilo comunicativo, scientifico, ambientale e tecnologico, gli effetti connessi alla diffusione della tecnologia 5G, che come appare, sono stati fatti passare troppo sbrigativamente come innocui, nell’incertezza dei riscontri scientifici che, invece, sempre più severi, confermano il pericolo cancerogeno da radiofrequenze.

[Fonte: www.senato.it]

Questa voce è stata pubblicata in Interrogazioni.