Percorso:

Interrogazione a risposta orale – Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00159 – Al Ministro della difesa su operazione “Strade sicure”

Atto n. 3-00159

Pubblicato il 2 agosto 2018, nella seduta n. 30

RAUTI , BALBONI , BERTACCO , DE BERTOLDI , GARNERO SANTANCHE’ , IANNONE , LA PIETRA , LA RUSSA , RUSPANDINI , URSO – Al Ministro della difesa. –

Premesso che:

la legge n. 125 del 2008, e successive modificazioni e integrazioni, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 92 del 2008, recante “Misure urgenti in materia di pubblica sicurezza”, ha messo a disposizione dei prefetti delle Province comprendenti aree metropolitane o ad alta densità di popolazione un contingente delle forze armate, al fine di vigilare su siti sensibili, nonché di coadiuvare le forze di polizia nel pattugliamento delle città interessate;

l’operazione “Strade sicure” svolge un’attività di prevenzione e di contrasto alla criminalità e di deterrenza alla minaccia terroristica;

durante l’anno 2017 si è registrato un impiego di circa 7.000 unità dell’Esercito articolate su 13 comandi di raggruppamento per un totale di 53 piazze provinciali, di 287 siti vigilati, 165 itinerari pattugliati e 18 centri di accoglienza presieduti;

dall’inizio dell’operazione, il contingente ha contribuito alla prevenzione degli episodi di criminalità, garantendo la sicurezza della popolazione, con l’arresto di oltre 15.500 persone, l’identificazione di quasi 2.930.000 individui, e finanche col sequestro di oltre 2,2 tonnellate di sostanze stupefacenti;

considerato che:

a tale contingente devono essere garantite idonee condizioni di lavoro e sistemazione ai sensi dell’art. 3, comma 4, della legge n. 86 del 2001 il quale dispone che il personale possa essere impegnato fino ad un massimo di 120 giorni all’anno e per non più di 12 ore giornaliere, salvo il verificarsi di comprovate ed inderogabili esigenze di carattere operativo e che devono essere garantiti al personale il recupero delle energie psicofisiche e comunque la fruizione di adeguati turni di riposo;

il servizio connesso all’operazione risulta articolato su turni di 6 ore continuative, a cui vanno ad aggiungersi gli spostamenti da e per l’obiettivo assegnato, con tempi decisamente più lunghi rispetto ai normali servizi di guardia svolti nelle caserme, generalmente della durata massima di 2 ore;

l’articolazione ordinaria dell’orario di lavoro garantisce un equilibrio psicofisico del personale impiegato, evitando l’incidenza di naturali e fisiologici cali di attenzione e, comunque, le norme istitutive dell’operazione “Strade sicure” non autorizzano alcuna deroga all’ordinario orario di servizio;

ritenuto che, pur non essendo intenzione degli interroganti attribuire alcuna responsabilità all’organizzazione delle forze armate, alla luce del fatto che da dicembre 2017 ad oggi sono 3 i militari impegnati nell’operazione che si sono tolti la vita e che 150 militari hanno ufficialmente rivelato, tramite i loro avvocati, di essere provati fisicamente e psicologicamente dalle condizioni di lavoro e talvolta dai doppi turni dovuti alla carenza di organico, si ritiene necessario approfondire il tema del benessere psicofisico del personale assegnato,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

se gli alloggi assegnati al personale siano idonei a garantirne il benessere psicofisico;

se l’equipaggiamento e le dotazioni di servizio siano adeguate ai compiti assegnati;

se l’articolazione dei turni di servizio rispetti il limite delle 36 ore settimanali contrattualmente previste e se le indennità retributive previste per la partecipazione all’operazione vengano tempestivamente corrisposte;

se ritenga adeguato l’equipaggiamento fornito (arma lunga e mezzi Lince) mutuato dall’impiego in teatro operativo e non adeguato all’impiego in contesto urbano.

[Fonte: www.senato.it]

Questa voce è stata pubblicata in Interrogazioni prima firmataria.