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Roma, 16 nov. (askanews) – L’Italia ha un corpo giuridico articolato e consolidato per combattere il fenomeno delle violenze di genere: la legge n. 66 del 1996, recante “Norme contro la violenza sessuale”, sancisce che gli atti di violenza sessuale non sono più “reati contro la moralità pubblica ed il buoncostume” ma “reati contro la persona”; la legge n. 38 del 2009, di conversione del decreto-legge n. 11 del 2009, recante “Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori”, introduce una nuova fattispecie di reato (art. 612-bis del codice penale), punisce le minacce insistenti, le molestie assillanti e le violenze che, per la loro sequenza continuativa e modalità aggressiva, incidono sulla tranquillità ed incolumità personali e violano la sfera privata; la legge n. 119 del 2013, di conversione del decreto-legge n. 93 del 2013, reca norme per la prevenzione ed il contrasto della violenza domestica e di
genere; (Segue)
Red/Sar 20181116T033553Z

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