Percorso:

VIOLENZA SULLE DONNE: NETWORK TRA PRONTO SOCCORSO, SUPPORTO PSICOLOGICO E OPERATIVITA’

Sala Anziani gremita per l’incontro organizzato da Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale sulle donne, sempre più vittime di violenza.

Ad aprire il tavolo di confronto Marina Buffoni, Coord. Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Veneto e Assessore alla Trasparenza Amministrativa, Cooperazione Internazionale, Partecipazione, Decentramento e Quartieri del Comune di Padova.

Al tavolo dei relatori Fabio Balestriero, Segretario Regionale Aggiunto del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia). “Il mio lavoro mi ha portato a toccare con mano situazioni al limite, spesso nate tra le mura domestiche” spiega l’agente di Polizia. “Purtroppo la legislazione è arrivata tardi e anche il nostro intervento era vincolato dall’assenza di una legge che tutelasse maggiormente le donne vittima di violenza. Con l’introduzione della normativa contro lo stalking qualcosa è cambiato. Sono stati inseriti degli strumenti alternativi come il braccialetto elettronico per monitorare e tenere a distanza l’aggressore ma di fatto non ne abbiamo in dotazione per cui anche il nostro operato non può essere funzionale come dovrebbe. Va migliorata sicuramente la rete di ascolto” conclude Balestriero ”come vanno intensificati altresì i progetti come quello attivo a Bologna dove si è fatta rete con i servizi sociali in modo che le segnalazioni delle donne vittime di violenza possano essere gestite in maniera multidisciplinare”.

A proposito di fare rete, Marina Buffoni, anticipa quello che sarà il progetto “sportelli d’ascolto” attivo tra una decina di giorni a Padova.

Iniziativa che vedrà impegnata l’associazione Progetto Donna Oggi, rappresentata da Cecilia Trecalli, vice presidente della realtà locale, con alle spalle quasi 30 anni di attività al fianco delle donne e delle famiglie che vivono un disagio. “Le storie che arrivano a noi, sono storie che invadono la quotidianità” spiega Trecalli “nascono spesso tra le mura di casa e vengono portate alla nostra attenzione solo dopo molti anni. E’ necessario fare rete e creare un percorso di uscita da queste situazioni. C’è ancora molto da fare ma quello che possiamo e dobbiamo fare oggi è continuare a lavorare sull’educazione e sulla prevenzione”.

Donne vittima di violenza in casa ma anche per strada. Da questo è nato il progetto “Io mi difendo da sola” promosso dal Comune di Padova. Iniziativa che ha coinvolto 280 donne che hanno preso parte a dei corsi di autodifesa personale tenuti nei 6 quartieri della città dalle Associazioni Yoshinkan e Street Defense Women di Palmiro Simioni, “I corsi servono a tirare fuori la convinzione e l’autostima che c’ è dentro ad ogni donna” spiega Simioni “mi sono trovato a lavorare con donne dai 12 ai 70 anni ed ho visto una progressione di risultati stupefacente. Se siete forti dentro lo emanate anche fuori”.

La parola è passata dunque ad Isabella Rauti, già consigliere del Ministro dell’Interno per le politiche di contrasto alla violenza di genere, sessuale e del femminicidio. “Quello della violenza sulle donne è un argomento spesso dimenticato ma che riveste il carattere di un allarme sociale” spiega Rauti. “E’ necessaria una risposta di sistema. Il concetto di network che da il titolo all’incontro di stasera è l’obiettivo al quale tutti dobbiamo tendere. A livello politico, sono già intervenuta in prima persona anche in Veneto, con la sottoscrizione del protocollo “Percorso rosa”. E’ su progetti come questo che dobbiamo continuare a lavorare per fermare questo fenomeno. E’ una questione sociale che va combattuta. La vittima non si deve sentire colpevole e deve avere il coraggio di chiedere aiuto”.

A chiudere il tavolo Raffaele Zanon, Fratelli d’Italia – An Padova, candidato alle Regionali del Veneto, già Assessore Regionale alle Politiche sociali.

“Sono orgoglioso di ascoltare la qualità di persone impegnate per combattere un fenomeno fortemente attuale. La politica può e riesce a cambiare le cose. Ben vengano progetti come quelli che sono stati attivati nei quartieri dal Comune di Padova. L’altro aspetto sul quale dovremo lavorare è la formazione degli operatori perchè i linguaggi spesso sono diversi. La nostra è una politica non urlata ma di qualità che vuole dare delle risposte ai cittadini”.

Guarda la galleria fotografica:

Questa voce è stata pubblicata in Comunicati stampa.