Percorso:

83ª Seduta Pubblica – Discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, recante disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione (989)

RESOCONTO STENOGRAFICO

RAUTI (FdI). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

RAUTI (FdI). Signor Presidente, ho chiesto di intervenire sul calendario perché sulla richiesta della presenza del ministro Moavero ci siamo già espressi in maniera favorevole.
Voglio intervenire sul calendario per stigmatizzare un metodo che ormai si sta consolidando e ribadire qui quanto ho già detto durante la Conferenza dei Capigruppo usando un adagio musicale: «era già tutto previsto», anche in occasione della Conferenza dei Capigruppo di martedì scorso, quando abbiamo chiesto al Governo di sapere con certezza se il provvedimento sarebbe arrivato in Aula o meno. Il risultato è stato un rinvio continuo e lasciatemi dire che questa nostra settimana qui in Assemblea non ha prodotto alcun frutto, poiché è stata un’inutile perdita di tempo. (Applausi dai Gruppi FdI e FI-BP).

In Commissione abbiamo perso tempo e c’è stata, anche da parte delle opposizioni, la più ampia collaborazione, com’è giusto che sia, perché il decreto-legge è importante. A fronte di questo, però, c’è stato un problema politico di cui non si parla più: non nascondiamoci dietro a un dito, i lavori della Commissione sono andati avanti tra stop and go mentre un Ministro ha minacciato di dimettersi e sulla stampa addirittura a un certo punto si è paventata l’idea che il decreto-legge non si potesse affrontare e si è parlato quasi di crisi di Governo. Abbiamo dimenticato tutto, ma tanto è accaduto tra ieri pomeriggio e stanotte.
C’è stato un problema politico all’interno di questa maggioranza e non è un caso che in Commissione la maggioranza continui a presentare emendamenti a se stessa. In genere sono le opposizioni che presentano gli emendamenti; non è la maggioranza a presentare una montagna di emendamenti. Allora, c’è stato un problema politico sulle trivelle e tale problema politico è stato risolto. Benissimo. Però questo non ha corretto, ancora una volta, il metodo dei lavori di questa Aula.
Inoltre, abbiamo anche cercato di inaugurare una sorta di alternanza tra i lavori dell’Aula e quelli delle Commissioni; ma, se poi non utilizziamo la settimana dedicata ai lavori dell’Aula, veramente cominciamo a rasentare il ridicolo e sicuramente c’è una mancanza di rispetto. Noi abbiamo votato contro questo calendario, per attirare l’attenzione su un metodo che respingiamo. Come ieri ha detto anche il nostro capogruppo Ciriani, la pazienza è finita. Noi vogliamo lavorare e vogliamo lavorare bene. Abbiamo avanzato una controproposta, quella di continuare a lavorare fino a domani e poi ricominciare martedì. È stato inteso dare un altro calendario; ne prendiamo atto, ma voteremo contro per le ragioni che ho detto e perché è veramente inaccettabile che si continui a procedere con questa mancanza di rispetto per l’Aula e per l’istituzione che l’Aula rappresenta. (Applausi dai Gruppi FdI e FI-BP e del senatore Steger).

Resoconto stenografico della seduta n 83 del 24-01-2019
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