Percorso:

Venerdì 1 maggio, ore 10:00 – Maratona del 1° Maggio della Ugl per la Festa dei lavoratori e delle lavoratrici

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Presentazione del 1° Rapporto Censis-Ugl sul canale YouTube “ITAL TV” e gli interventi dal palco virtuale di rappresentanti territoriali, di categoria, confederali dell’Ugl e con il saluto di personalità estere e nazionali legate da vincoli di amicizia con il Sindacato.

Segui il mio intervento:

Ciao Italia buona festa dei lavoratori e delle lavoratrici.
Tifo UGL da sempre  ed apprezzo il suo ruolo di altro sindacato, un altro tipo di sindacato perché libero e capace di interpretare la complessità della società e i bisogni delle persone.
Ogni anno il sindacato UGL ha scelto  un tema ed una battaglia da portare in piazza per il primo maggio: come non ricordare la denuncia delle morti bianche nei posti di lavoro e la battaglia  per lavorare in sicurezza.
Quest’anno festeggiamo la data del primo maggio in una piazza virtuale e  in un momento particolarmente difficile e in una fase di blocco delle attività lavorative.
Un particolare sentimento di saluto va ai lavoratori che sono fermi da due mesi – a coloro che il lavoro lo hanno perso – a chi per un decreto ha dovuto chiudere e non sa ancora quando riaprirà – a chi aspettava una cassintegrazione che non è arrivata o un fondo garanzia o un contributo diretto.
Qualcosa non ha funzionato nei decreti che avrebbero dovuto curare l’Italia e immettere immediata liquidità.
Gli aiuti economici previsti non sono arrivati, non abbiamo visto né  ricevuto gli effetti promessi dalle misure  annunciate.
Misure rimaste bloccate nella rete della burocrazia nelle lungaggini burocratiche e in quei tanti troppi meccanismi che finiscono per prevalere sui bisogni  delle persone e sull’economia reale quotidiana.
E in questo tempo pandemia da coronavirus, l’UGL è stato l’unico sindacato che ha lanciato un grido d’allarme, inascoltato dal Governo, sull’emergenza economica e sul rischio delle nuove povertà (come diceva mio padre) ed emersione dei nuovi poveri, quasi 10 milioni in settori strategici per la nostra nazione e messi in ginocchio.
Ecco, il primo maggio deve ricordarci che il lavoro è fondamentale per ogni uomo e non può essere mortificato da scelte scellerate ed astratte. Chiediamo insieme alla politica ed al Governo di mettere al centro dell’agenda il mondo del lavoro, la crisi economica e l’esigenza di affrontare le sfide e le emergenze, difendendo la sovranità e l’interesse nazionale anche in Europa e rilanciamo la battaglia della partecipazione del lavoratore sia agli utili che alla gestione dell’impresa.
Sono sicura che sapremo  rialzare la testa come soltanto l’Italia sa fare.
Come soltanto i nostri lavoratori sanno fare, rimboccandosi le maniche, aiutandosi anche da soli e lavorando sodo.
Celebriamo questo primo maggio dando un ulteriore valore alla giornata, 1 maggio 2020 una data di confine! Lo spartiacque tra prima e dopo. La paura che si trasforma in coraggio.  L’Italia che non si arrende da oggi l’Italia si rialza, ci rimetteremo in cammino e ci riesce perche’ l’Italia che lavora ha un  cuore profondo e antico e radici ben piantate nella terra.
La ripartenza dell’Italia comincia oggi!
La ripresa dell’Italia cammina sulle gambe dei suoi lavoratori.
Buon primo maggio a voi orgoglio italiano.

Sul canale YouTube UGL, tutti gli interventi:
https://www.youtube.com/channel/UC4OXCoMl2WToox9Rp2Ll79Q

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