Percorso:

175ª Seduta Pubblica – Sulla questione di fiducia posta dal governo sulla legge di Bilancio

RESOCONTO STENOGRAFICO (in corso di seduta)

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la senatrice Rauti. Ne ha facoltà.

RAUTI (FdI). Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio essere da subito assertiva: la manovra che discutiamo si finanzia per il 50 per cento in deficit e per il resto in tasse; non rilancia l’economia; risulta recessiva; somma tasse, deficit e indebitamento e produce una sostanziale crescita zero.

Ma entriamo nel merito e in qualche dettaglio. In questa manovra per 31,7 miliardi, 16,3 miliardi sono di deficit aggiuntivo che, sommato a quello a legislazione vigente, determina un ammontare complessivo di 40,9 miliardi. Non possiamo non considerare nuove imposte per 6,1 miliardi nel 2020 e 11,2 miliardi nel 2021.

Anche sul deficit vorrei essere chiara: Fratelli d’Italia non ha un pregiudizio. Va bene se è per investimenti, per le infrastrutture, per il territorio, per la sicurezza, insomma per comparti strategici; non va bene se è per finanziare la spesa corrente, che è esattamente ciò che puntella questa manovra finanziaria.

L’indebitamento prodotto determinerà un aumento del rapporto deficit/PIL di 0,9 punti percentuali e tale rapporto salirà al 2,3 per cento nel 2020. Si tratta quindi di altri numeri, i dati oggettivi.

Tutti ci ricordiamo che quando, dopo il mese di agosto, venne varato l’attuale Governo, si agitavano due discutibili motivazioni. La prima era quella politica volta a evitare la vittoria delle destre qualora si fosse consentito di ritornare al voto, e dico magari. L’altra era di natura economica: si fa questo Governo perché bisogna sterilizzare l’aumento dell’IVA previsto dal gennaio 2020.

La manovra evita gli incrementi d’imposta per i famosi 23 miliardi, ma – e ripeto ma – mette una serie di micro tasse – di cui abbiamo già calcolato gli importi – e, soprattutto, si riducono solamente le clausole di salvaguardia previste che, in valore assoluto, pesano per 19 miliardi nel 2021 e per oltre 25 miliardi nel 2022.

In questa manovra finanziaria, cari colleghi, non c’è niente di serio in favore delle piccole e medie imprese, per le professioni, per gli artigiani, per i commercianti, per non parlare della locazione degli spazi commerciali. Inoltre, la manovra penalizza le partite IVA e in generale il mondo produttivo e non rilancia alcuna delle eccellenze del made in Italy; non c’è niente per infrastrutture né per il territorio. Peraltro, ci sarebbe da ridire anche quando enfatizzate anche la vision green, perché il fondo è misero e soprattutto decidete di affrontare la questione ambientale soltanto con nuove tasse che colpiranno settori produttivi.

Fratelli d’Italia ha presentato oltre 500 emendamenti e ha elaborato molto di più di una contromanovra, ha elaborato un modello alternativo, perché siamo convinti che un’altra manovra sia possibile: quella dell’Italia che pensa in grande. L’abbiamo così intitolata e andiamo in giro per l’Italia a presentarla.

Reperiamo risorse per la nostra manovra dal reddito di cittadinanza, che vorremmo vedere cancellato, da quei 7 miliardi di euro che costituiscono una misura assistenzialistica e fallimentare che non ha prodotto lavoro e che meglio sarebbero impiegati nei servizi alle famiglie e alla persona. Proponiamo anche l’abolizione della sugar tax, che voi avete mantenuto, avendone solo spostato l’entrata in vigore ad ottobre, nonché della plastic tax che, dopo le proteste, avete fatto scendere a 0,49 centesimi per chilogrammo e slittare a luglio, ma nonostante ciò si abbatterà sui settori produttivi interessati con una stangata che non ha precedenti.

Proponiamo un fisco più equo; riproponiamo la flat tax sul reddito incrementale e un sistema complessivo di riduzione delle tasse e della pressione fiscale; proponiamo l’introduzione di una seria web tax e di misure di sostegno alle imprese, la difesa del marchio italiano, nonché interventi per colpire i veri grandi evasori e gli evasori totali.

Non posso non citare il nostro pacchetto famiglia, incentrato sulla natalità e sul riconoscimento del valore sociale della maternità e della centralità della famiglia.

La vostra manovra marginalizza le famiglie. So che ci sono il bonus bebè, l’assegno unico, pochi spicci per gli asili nido. Lo stesso relatore di maggioranza ha dichiarato in Aula che avete tracciato una rotta; non di più. Infatti non basta. È troppo poco. Al contrario, noi abbiamo elaborato un pacchetto famiglia, che costituisce un modello di welfare rivoluzionario e sussidiario e non assistenzialistico, con asili nido gratuiti e aperti a tempo pieno; con un fondo per ristrutturarne e crearne di nuovi; con la proposta dell’IVA agevolata al 4 per cento sui prodotti per l’infanzia; con l’introduzione del reddito di infanzia; con l’aumento dei tempi di congedo per maternità e paternità; con l’incremento delle detrazioni per i figli a carico e altre misure per sostenere le scelte di maternità e paternità nonché per favorire l’occupazione femminile aumentando quindi il prodotto interno lordo.

Non avete accolto queste nostre misure, purtroppo. Tuttavia, dobbiamo riconoscere con soddisfazione che altri nostri emendamenti sono stati approvati in Commissione bilancio. Ne cito solo alcuni per la loro natura e importanza. Penso anzitutto all’incremento, grazie all’emendamento che mi vede prima firmataria insieme ad altri colleghi, per un milione di euro del fondo destinato agli orfani di femminicidio e di crimini domestici. Questa è la realtà. L’anno scorso non ci riuscimmo; quest’anno sì, e aspettiamo i decreti attuativi della legge del 2018, che il 25 novembre finalmente avete dichiarato che avreste sbloccato. Aspettiamo passi concreti perché stiamo parlando di bambini che hanno perso la madre, molto spesso per mano dei loro padri; bambini che vengono affidati a parenti che ne devono seguire il percorso economico, psicologico, formativo e di ingresso nel mondo del lavoro.

Ancora, un altro emendamento che segna la vittoria di Fratelli d’Italia è l’istituzione di un fondo di 7 milioni di euro per il sostegno all’acquisto di sostituti del latte materno, ovvero il latte in polvere, per tutte le neo mamme che non possono allattare in modo naturale perché affette da patologie specifiche. Anche in questo caso un aiuto concreto e l’ottica per i reali bisogni della persona.

Ancora, cito l’emendamento di Fratelli d’Italia approvato contro le cosiddette bollette pazze, ovvero quelle contenente importi non corrispondenti ai consumi effettivi che rappresentano una vera vessazione dei cittadini e una lesione dei diritti del consumatore. Grazie all’approvazione del nostro emendamento, il gestore del servizio dovrà rimborsare quanto illegittimamente percepito e dovrà pagare una penale pari al 10 per cento dell’importo non dovuto.

Spostando lo sguardo, penso al nostro emendamento che riguarda la comunità italiana in Venezuela, ovvero i cittadini che hanno tutti i requisiti per chiedere e ottenere la cittadinanza e che talvolta aspettano anni a causa della burocrazia e non riescono a ottenerla. Abbiamo pensato anche a loro e alla crisi che ha colpito il Venezuela.

Colleghi, in conclusione, questa manovra viene in Aula dopo liti e frizioni all’interno di una maggioranza che non è coesa. Il testo non potrà essere migliorato né qui né alla Camera; è blindato. Con il tombale voto di fiducia si impone sostanzialmente una volontà politica, quella di un Governo che non è – perché non ha – una sintesi. E non ce l’ha perché è una sommatoria di numeri e di diverse componenti votate al mantenimento dello status quo.

Questa manovra è figlia diretta di un Governo che non costruisce la crescita e non rilancia l’economia. È una manovra miope e triste che non guarda lontano; non è coraggiosa ed è priva di una visione di prospettiva per la Nazione.

È una manovra senz’anima, perché le manca come prevalente l’interesse nazionale e la voglia di mettere l’Italia al di sopra di tutto. (Applausi dai Gruppi FdI e FIBP-UDC).

[Fonte: www.senato.it]

INTERVENTO RAUTI – 16dicembre2019
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